Le ore più buie – Michael Connelly



Michael Connelly
Le ore più buie
Piemme
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Le ore più buie – Michael Connelly

Michael Connelly è autore geniale e incontrastato della narrativa crime americana. Chi lo ha seguito in questi anni, nei suoi numerosi romanzi, non può che acconsentire. Abbiamo imparato ad amare il suo burbero detective Harry Bosch, veterano nel Vietnam, così come Mickey Haller, quell’avvocato arguto ma scalcinato che svolge la propria attività dal sedile posteriore di un’auto, seppure una Lincoln. 

Negli ultimi anni l’autore ci ha deliziato con un nuovo personaggio, Renée Ballard. La poliziotta coraggiosa e tenace trasferita per demerito alla Divisione Hollywood de “l’ultimo spettacolo”, così come viene chiamato in gergo il turno di notte. Amante del surf, dell’oceano e dei cani, Ballard è uno spirito libero che ha dovuto uniformarsi alla rigidità delle regole e combattere il lassismo che ormai regna nell’ambiente investigativo che la circonda. 

In Le ore più buie, edito da Piemme, la troviamo alle prese con due casi distinti, che assorbiranno tutte le sue energie e ne metteranno a repentaglio sia il posto di lavoro che la vita. 

Perché il turno di notte è pericoloso, si sa. Soprattutto quando è la notte di Capodanno del maledetto 2020. Un anno funestato dall’epidemia di coronavirus, che la gente non vede l’ora di lasciarsi alle spalle. E così, mentre le forze dell’ordine sono schierate in massa per proteggere le strade, ecco che fra fuochi d’artificio e mortaretti scappa il morto. Un uomo dal passato discutibile, che per amore della famiglia è riuscito a sfuggire alla criminalità, mettendosi sulla retta via. Ballard però pensa che questo non sia bastato, visto che qualcuno lo ha colpito intenzionalmente alla testa con un proiettile. E scopre addirittura un collegamento con un antico caso irrisolto, di quando a indagare c’era il mitico Harry Bosch. 

Il detective in pensione viene quindi chiamato in causa. Corre in suo aiuto, creando una bella sinergia, come farebbe un padre con la figlia o un angelo custode. Il fatto di ritrovare questa figura, tanto amata dai lettori di Connelly, infiamma l’entusiasmo. Sebbene i riflettori siano adesso quasi interamente puntati su Renée, se ne ha nostalgia! 

E mentre il duo di detective formato da Bosch e Ballard fa grandi progressi nell’indagine, nonostante le ostruzioni create da un dipartimento che mette di continuo i bastoni fra le ruote, con cavilli burocratici o fastidiosi giochi di potere, possiamo dire che la giovane Ballard abbia anche un’ottima intuizione per provare a risolvere il secondo caso che opprime la città. Ovvero la presenza di una coppia di stupratori che prende di mira giovani donne, detti “gli Uomini della Mezzanotte”. 

Fino a che punto sarà disposta a esporsi Renée, pur di assicurare i colpevoli alla giustizia?

Attraverso la pandemia di Covid-19 e le violenze che hanno portato all’origine del Black Lives Matter (movimento attivista della comunità afroamericana e impegnato nella lotta contro il razzismo), Michael Connelly offre uno spaccato di America anch’essa spaesata e posta in stand by

Abilissimo con le sue descrizioni cinematografiche, a sviscerare l’inquietudine che pervade dentro e fuori lo scorrere di quei giorni, Connelly crea un poliziesco adrenalinico, consigliato per chi non teme il significato ancestrale del buio. E di esplorare un sottosuolo che brulica di segreti. Come dice l’opera, non è la notte a metterti in pericolo. È ciò che si nasconde nell’oscurità.

Cristina Biolcati

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