Tristan Frédérick

Frederick Tristan ha presentato al Piemonte Grinzane Noir “Enigma in Vaticano” (Medusa edizioni), primo dei suoi libri tradotti in italiano. Nato nel 1931, esponente della “Nouvelle fiction”, ha scritto più di 30 romanzi, ha vinto il premio Goncourt nel 1983 e il “Grand Prix de Litérature” nel 2000. Il suo primo libro è stato un libro di poemi nel 1948 ma il primo romanzo è uscito solo nel 1959. Da allora ne ha scritti una trentina utilizzando alcuni pseudonimi, tra cui Danielle Sarréra, Mary London, Jean-Luc Moreau.

 

Chi è Frederick Tristan?

Il mio nome completo è Frederick Tristan Baron (Jean-Paul Baron). Ho vissuto molto in Asia, sono stato Delegato Commerciale per il Governo francese in Cina dal 1966, in Laos nel 1969 e in Vietnam nel 1970. Poi di nuovo in Cina fino al 1986.

Sono stato anche professore di iconologia paleocristiana all’ICART di Parigi.

 

Dove vive ora?

Ho vissuto a lungo a Parigi, ora vivo in una piccola fattoria in periferia, Parigi è diventata troppo caotica e rumorosa.

 

Perché un thriller ambientato a Città del Vaticano?

Mi ero sempre interessato alla Biblioteca Vaticana piena di opere affascinanti, comprese quelle proibite Perché eretiche contenute in una sezione chiamata Inferno che per me è un vero tesoro, un paradiso dei libri. Ho scelto il Vaticano per i bisbigli che animano i corridoi e che escono dalle pagine dei libri. Avevo grande interesse di poter trattare nello stesso libro di due storie differenti, con due diversi piani temporali. Ecco quindi l’idea di inventare la storia di un giovane cristiano degli albori, di parlare del Vaticano del ventesimo secolo attraverso una storia del primo secolo contenuta in un manoscritto del sedicesimo secolo. Un manoscritto eretico con un enigma, che più si va avanti a leggere più si capisce che si tratta di un falso. Ci si chiede da chi, come il manoscritto sia stato creato. I Russi avevano realmente utilizzato dei manoscritti per decifrare i codici durante la guerra fredda, era un sistema di criptaggio. Era esistito veramente un falso manoscritto fabbricato per passare i messaggi tra Roma e il KGB.

 

Pensa veramente che ci fosse la Russia dietro l’attentato al Papa Giovanni Paolo II?

Si, insieme alla Polonia con una rete di spionaggio orchestrata dal KGB diretto da Putin.

 

E’ anche un lettore?

Sono stato un grande lettore, lo sono ancora oggi, forzatamente, perché faccio parte di alcune giurie tra cui quella del Premio Mediterraneo, che viene conferito a un autore che vive intorno al Mediterraneo e che scrive in francese. E’ un premio che amo molto perché avvicina il Mediterraneo all’Europa.

 

Come mai scrive usando diversi pseudonimi?

Perché uso un tipo diverso di scrittura per ogni pseudonimo. Non sono io che scrivo ma il nome che uso, sono in grado di scrivere in modi completamente diversi. Uso anche pseudonimi femminili. Questo fenomeno è stato battezzato “eteronomia”.

Ambretta Sampietro

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