Navi a perdere



carlo lucarelli
Navi a perdere
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Carlo Lucarelli, cos come il comandante Natale De Grazia, un Uomo che Cerca. E se anche la verit un bottino impossibile, il tentativo di far luce sui misteri del sommerso italiano in ogni caso lodevole. Navi a perdere parla di ecomafia, di rifiuti tossici scaricati in mare, di speculazioni milionarie, di traffici loschi legati in maniera sospetta alla criminalit organizzata.

Non un romanzo noir, come farebbe credere la copertina, ma un reportage nudo e crudo, un documentario senza peli sulla lingua. Lucarelli parla da giornalista, da uomo informato dei fatti, da cittadino scandalizzato. Non ha soluzioni, non ha risposte, ma non colpa sua, eppure plasma le vicende con fare divulgatorio, senza spocchia, senza eccessi sensazionalistici.
Navi a perdere una puntata di Blu Notte che in televisione farebbe fatica a trovare spazio. materiale scomodo, urticante, descritto con prosa sobria e analizzato con acume. In un mare di clich, di omicidi finti, di incastri thriller, per lennesima volta la realt si dimostra, purtroppo, pi terribile della fantasia. Per fortuna che ci sono gli Uomini che Cercano, anti-eroi che, rimboccandosi le maniche, si impegnano per spezzare il sottile legame tra illecito e profitto, invano.

matteo di giulio

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