Jack, scrittore italiano, misogino e dal passato turbolento che le peripezie della vita hanno portato a stabilirsi sull’isola di Lombock, viene avvicinato da Daniela, giovane donna bergamasca alla ricerca, per motivi ereditari, di Nicola, fratello surfista scomparso nell’impraticabile arcipelago indonesiano.
Il protagonista farebbe volentieri a meno di imbarcarsi in una nuova avventura ma i suoi cronici problemi economici gli fanno accettare a malincuore il compito di accompagnatore.
I due iniziano quindi un viaggio che li vede avere a che fare con surfisti ossessionati dall’onda perfetta, derelitti, tagliagole e un uomo misterioso che li segue come un ombra da un’isola all’altra.
Il tutto mentre la profonda antipatia che aveva contraddistinto il loro primo contatto si trasforma, via via, in qualcosa di diverso.
Ci sono tutti gli ingredienti del noir in questa nuova fatica di Narciso di cui, fra gli altri, ricordiamo il successo di “Incontro a Daunanda” (premio Scerbanenco 2006): la dark lady, l’uomo disincantato trascinato dagli eventi, la persona scomparsa, la sottile tensione erotica.
Ciň che rende singolare e godibilissimo questo libro č la spettacolare descrizione dei luoghi (che l’autore conosce a menadito, vivendoci) e un gusto per l’avventura sincero, quasi salgariano, oltre a un’ironia e una capacitŕ citazionista di gran classe.