Luca Ricci, nato nel 1974, vive a Pisa.
Ha pubblicato tre libri di racconti, Duepigrecoerre d’amore per Addictions nel 2000, al quale è seguito nel 2005 “Il piede nel letto” per Alacran che ha vinto il premio Carlo Cocito-Montà d’Alba.
Nel 2006 per Einaudi è uscito “L’amore e altre forme d’odio” di cui è andata esaurita la prima edizione e che è in corso di traduzione in Germania.
“Avevo sempre desiderato scrivere e ho iniziato a farlo seriamente solo dopo aver lasciato la scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano all’età di circa 20 anni. Inizialmente avevo cercato di emulare Bukowski, in seguito ho scritto cose completamente diverse.
Ritenendo che è sempre meglio iniziare da una seconda carriera, lasciato Bukowski, ho trovato una forma più personale di scrittura.
Grazie a Raul Montanari sono arrivato alla piccola editoria.
La piccola editoria non è affatto il paradiso dei giovani scrittori e della ricerca.
Pubblica esordienti perché non può permettersi di pubblicare autori affermati. In seguito sono stato pubblicato da un editore di medie dimensioni per poi arrivare a Einaudi del 2006.”
Ha vinto il Premio Chiara 2007.
Il libro (di un altro) che avresti voluto scrivere e il libro (tuo) che NON avresti voluto scrivere
Avrei voluto scrivere La morte di Ivan Il’ic di Lev Tolstoj, riscriverei tutti i miei libri anche se Duepigrecoerre d’amore lo ritengo una sorta di demo.
Sei uno scrittore di genere o scrittore tout court, perché?
Il racconto breve non è un genere ma una modalità di scrittura, sia detto senza snobismo.
Un sempreverde (libro) da tenere sul comodino, una canzone da ascoltare sempre, un film da riguardare.
Sul comodino i Racconti fantastici di Guy de Maupassant, The Modern Age degli Strokes, Vita da bohème di Aki Kaurismäki
Si può vivere di sola scrittura oggi?
Si, se non si intende per scrittura la scrittura semplicemente di libri, ma anche film, la pubblicità, canzoni, un elzeviro… il concetto di scrittura allargata però non mi appartiene.
Favorevole o contrario alle scuole di scrittura creativa? Perché?
Favorevole, se la lezione la tengo io. Tengo lezioni alla scuola Holden di Torino.