Le ragazze non devono parlare – Mary Higgins Clark



Mary Higgins Clark
Le ragazze non devono parlare
Sperling & Kupfer
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Mary Higgins Clark è considerata la Regina indiscussa della suspense. Autrice di innumerevoli bestseller, tutti pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer, ha venduto centinaia di milioni di copie in tutto il mondo. Ha vinto il prestigioso Agatha Christie alla carriera. Ha vissuto una vita intensa, in cui nessun dolore le è stato risparmiato, a partire dalla difficile infanzia nel Bronx seguita alla prematura morte del padre e alle conseguenti difficoltà economiche cui è andata incontro, difficoltà alle quali ha sempre reagito con energia e determinazione, ha scritto indimenticabili thriller ancora oggi in ristampa, dei cique figli avuti una è scrittrice come lei, si è spenta infine all’età di 92 anni, nella sua residenza in Florida.
Ma ci ha lasciato un ultimo regalo, una incalzante vicenda di molestie sessuali all’interno di un network che sta per quotarsi in borsa.
E se è vero che il romanzo poliziesco e la letteratura noir sono usati molto spesso – e con molto successo – per riprodurre descrizioni critiche delle società in cui sono scritte, allora questa storia è perfettamente in linea con le squallide vicende di soprusi e molestie venuti a galla, finalmente, con tutti gli eventi legati al movimento me-too.
La storia inizia quando la giornalista d’inchiesta Gina Kane riceve una mail che riguarda una storia di abusi sessuali all’interno di REL News, rete televisiva tra le più quotate d’America. Lei capisce subito di dover indagare su questa storia, ma la persona che l’ha contattata non si farà più viva, scopriremo in seguito che è stata vittima di un tragico incidente.
Il grande acume investigativo di cui Gina è dotata le fa capire che si trova davanti ad una vicenda intricata, difficile e pericolosa; si mette perciò alla ricerca di altre donne vittime di abusi all’interno del network, capisce che le vittime sono state tacitate o con somme di denaro ed anche, forse, con la violenza, e nonostante i pericoli cui va incontro Gina non molla.
Sa perfettamente di mettere a rischio se stessa, la sua vita, i suoi affetti più cari, ma sa che deve andare avanti, deve stare dalla parte delle donne e della giustizia.
Ci piace molto Gina, ci piace la sua testardaggine, la sua limpida intelligenza, la sua sete di verità.
Molto ben delineati sono i coprotagonisti di questa storia, anche quelli negativi, che ci raccontano le loro misere storie di violenza e prevaricazione.
E se questo libro chiude la gloriosa storia di una straordinaria scrittrice, lo fa nel modo migliore, raccontando con lucidità un peccato di cui la nostra società si è macchiata e per il quale sarà difficile trovare l’assoluzione.

Roberta Gatto

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