Almeno il cappello



andrea vitali
Almeno il cappello
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Com’è possibile tenere insieme una fanfara di suonatori squinternati? Sotto la guida del suonatore di cornetta Zaccaria Vergottini tutt’al più potevano sperare in qualche mancia accogliendo i turisti che scendono dal battello.
L’arrivo a Bellano del ragionier Onorato Geminazzi, in forza al locale ospedale, complici alcune disavventure personali, fa si che venga concepito l’ambizioso progetto di dar vita a un corpo musicale.

Un gruppo di improponibili aspiranti suonatori di Bellano e dintorni, che a mala pena conosceva l’esistenza del solfeggio e degli spartiti, sotto l’abile guida del Geminazzi si trasforma in una formazione musicale, e l’Evelindo Nasazzi diventa addirittura un virtuoso del bombardino in grado di duettare con la cornetta del maestro.

Ma non sempre tutto va liscio …
La storia totalmente inventata della nascita del corpo musicale di Bellano, del quale per un breve periodo aveva fatto parte lo stesso Andrea Vitali come suonatore di trombone ha un contorno di vicende famigliari e di paese.
E le donne…che sono sempre le più furbe e scaltre: la Noemi tira sganassoni al marito peggio di un boscaiolo, l’Estenuata sforna ben sette figli, l’Armellina, con la sua procacità fa sospirare il segretario Bongioanni…ma alla fine gli uomini fanno sempre quello che vogliono loro.

Il tutto pervaso dalla sottile malinconia del lago e che abita anche i cuori dei personaggi, ai cui nomi bisogna sempre anteporre l’articolo proprio come si usa sul lago di Como …
Parecchie anche le figure di contorno alle quali l’inesauribile fantasia del dottor Vitali regala i nomi più improbabili e fantasiosi.

Da segnalare nel finale la menzione della tisana lassativa Ipsofacto, già nota ai lettori della Svizzera Italiana per essere titolo e oggetto di un lungo racconto pubblicato a puntate su un settimanale locale.

ambretta sampietro

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