Il lettore fedele – Max Seeck



Max Seeck
Il lettore fedele
Piemme
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È una fredda sera di febbraio. Nella sua grande casa, Maria si stringe nel cardigan mentre ascolta la voce carezzevole di Stevie Wonder dal giradischi. È sola, ma ci è abituata: è il prezzo da pagare quando sei la moglie di Roger Koponen, lo scrittore più celebre di tutta la Finlandia. Ma tutt’a un tratto la musica s’interrompe. Maria sente un rumore, si volta. Ciò che si trova davanti è l’ultima cosa che vedrà nella sua vita. In quel momento Koponen è alla presentazione del suo nuovo thriller, l’ultimo volume della trilogia Caccia alle streghe . All’improvviso, dal pubblico, si fa avanti un uomo, e gli rivolge una domanda che lo lascia senza parole: Ha paura di ciò che scrive? Koponen non sa che, di lì a poco, l’agente della polizia di Helsinki Jessica Niemi entrerà a casa sua per ritrovarsi davanti una scena orribile: il cadavere di Maria, in elegante abito nero, è seduto a capotavola. Il viso pietrificato per sempre in un ghigno orribile. Ma la cosa più agghiacciante è che non si tratta solo di un omicidio: è l’esatta riproduzione di uno dei delitti descritti nella trilogia. Il primo di una lunga serie. Per la solitaria agente Niemi, che combatte da tempo con i demoni del proprio passato, sarà l’inizio di un’altra battaglia: perché la caccia alle streghe è appena cominciata…

Il lettore fedele, edito da Piemme e scritto da Max Seeck, racchiude in sé tutti i canoni del giallo esoterico. Lo scandire del tempo a suon di omicidi, rituali, e sulla base la vita e il passato dell’agente che segue il caso. Devo ammettere che  è la prima volta che mi imbatto in un thriller del nord Europa di questo tipo. Tra quelli letti in passato e questo noto differenze notevoli. Soprattutto la presenza di sette, streghe, e altri misteri, che non ho mai associato al genere.  Tuttavia devo ammettere che non rappresenta proprio la mia passione.  Lo stile è impeccabile,  la forma scorrevole e anche i continui rimandi al passato rendono il tutto molto interessante.  Tuttavia credo che a lungo andare la caccia all’assassino e la sfida poliziotti, killer, per quanto originale e ben articolato possa essere la sua costruzione,  stanchi. Nei gialli la base non dovrebbe essere solo il sangue e la morte, ma il mistero, studiato e descritto nei suoi minimi dettagli. Non che in questo libro non manchi, ma a parte la lunghezza eccessiva, si parla infatti di più di 400 pagine, la noia a volte prende il sopravvento. Consiglio, però, di arrivare alla fine per giudicarlo, perché è tra le ultimissime pagine che si cela il colpo di scena.

Rosaria Russo

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