Kay Scarpetta è tornata. Autopsia di Patricia Cornwell riporta in libreria l’anatomopatologa forense più amata di sempre. La Virginia accoglie nuovamente, dopo tanti anni, Kay e suo marito Benton Wesley, psicologo forense: lì tutto è iniziato e lì la coppia vuole concludere la carriera. Quando il corpo di una donna mutilata viene ritrovato sulla ferrovia Scarpetta capisce che il suo ruolo di capo medico legale, che aveva sempre sognato di raggiungere, non può facilitarla per accelerare le indagini. L’anatomopatologa è convinta si tratti di un serial killer per la modalità delle amputazioni, ma colleghi corrotti, e poco interessati alla sicurezza dello Stato, non sembrano volerle credere. Finché lotta per non far archiviare il caso, Kay Scarpetta è chiamata a risolvere un problema di sicurezza nazionale alla Casa Bianca: una catastrofe in un laboratorio spaziale sembra mettere in pericolo la vita di alcuni scienziati e una fonte attendibile rivela che si tratta di terrorismo. Cosa può fare Kay per salvare la situazione e condurre le doppie indagini praticamente da sola? Benton cercherà di aiutarla, ma qualcosa di oscuro sta per avvolgere le loro vite. In Autopsia di Patricia Cornwell il male si nasconde dietro alle situazioni più note e apparentemente più sicure.
Come sempre la Cornwell non delude nell’intrecciare le vicende personali di Kay e quelle dei misteri che deve risolvere. La storia è complessa ma avvincente e più ancora che altre volte molto precisa nelle descrizioni non solo delle sensazioni e dei sentimenti della scienziata, ma anche delle tecniche investigative che utilizza. E questa volta l’arricchimento viene da un ambito, come quello “spaziale” poco noto. Quindi molto interessante. La conclusione ovviamente è degna dei migliori thriller americani e della suspense, inaspettata al 100 per cento. Un appunto che farei è che, se uno non ha letto i precedenti libri, spesso non comprende alcuni meccanismi della vita “personale”. Ma è davvero una bazzecola rispetto alla grandezza della scrittura della Cornwell sempre precisa, ma nello stesso tempo piacevole e comprensibile a tutti. Insomma per gli appassionati di Kay imperdibile.