Congiura al Partenone – Marcos Chicot



Marcos Chicot
Congiura al Partenone
Salani
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Atene IV secolo: il filosofo Platone, dopo aver enunciato nei suoi scritti il pensiero dell’Accademia, la scuola filosofica da lui fondata, sente di avere l’occasione propizia per trasformare in realtà i suoi insegnamenti. L’amico Dione lo invita a Siracusa per diventare consigliere del nuovo sovrano, Dionisio II, e costruire così lo stato ideale di cui ha a lungo trattato nei suoi discorsi. Ma Dionisio è figlio di tiranno e tiranno lui stesso e il Bene, la Ragione, il Logos che dovrebbero guidare le azioni dei governanti rimangono troppo spesso sogni illusori. Accanto al filosofo si muovono i suoi discepoli, Speusippo, il giovane Aristotele e Altea, una donna coraggiosa che saprà incantare il pubblico dell’Accademia con la narrazione dei miti platonici sulla natura dell’amore. La serenità e il futuro di Altea sono però minacciate dalla schiava Melissa, un tempo favorita del suocero, che trama contro la sua padrona per garantirsi l’amore e la libertà.

Chicot ha saputo unire con indubbia abilità una trama avventurosa alla narrazione delle vicende storico-politiche di un’epoca decisiva per Atene e le poleis greche, segnata da personaggi come Filippo di Macedonia ed Epaminonda, il grande generale tebano, e arricchita dalla speculazione filosofica di maestri come lo stesso Platone e Aristotele, che hanno determinato l’evolversi del pensiero. I grandi miti che teorizzano in forma letteraria i capisaldi della metafisica platonica, come quelli di Er e della Caverna sono esposti nel romanzo in modo semplice e chiaro, per bocca del filosofo o di Altea e conducono per mano il lettore all’interno di uno dei sistemi di pensiero più nobili che l’umanità abbia conosciuto. Commuovono i passaggi in cui Altea parla dell’amore attraverso il mito di Eros, proprio lei che l’amore lo ha provato in prima persona e lo ha tenuto vivo nonostante gli intrighi e le congiure di Melissa. Eros nasce dall’unione tra Poros, l’Ingegno e Penia, la Povertà, per cui da un lato è povero, dall’altro è coraggioso, sempre in cerca del Sapere. Il personaggio stesso di Altea adombra la figura reale della filosofa Diotima, che ha insegnato a Platone, come il filosofo stesso riconosce , tutto ciò che lui conosce riguardo a questo fondamentale sentimento.

Le vicende dolorosamente e tragicamente umane dei personaggi del libro, in particolare la degradazione etica di Callippo, testimoniano la difficoltà per gli uomini di conciliare ciò a cui si aspira con ciò che effettivamente si compie.

In questi nostri tempi così tempestosi, l’opera di Chicot è meritoria, perché attraverso la forma del romanzo ci richiama a valori e ideali superiori che l’umanità non deve mai dimenticare.

Donatella Brusati

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