Un uomo comune – Claire Favan



Claire Favan
Un uomo comune
Harper Collins Italia
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Un Thriller poliziesco, dalla trama ricca e ben strutturata. Claire Favan una scrittice parigina, di quarantacinque anni, che lavora nel mondo della finanza e scrive nel tempo libero. Il titolo della pubblicazione in lingua originale del 2020 è Les Cicatrices, poi diventato nel 2021 Un Uomo Comune. Dopo averlo letto, concorderete con me che, come sempre, è più calzante il primo. 
La cosa più bella di questo thriller è la trama, ma quella non posoo svelarla, dovrete scoprirla voi. Non mancano, come in ogni noir che si rispetti, omicidi, torture, scene crude, perversione, gli interrogatori della polizia e degli agenti della FBI, dei veri e propri capolavori per mettere in luce i lati oscuri dell’animo umano e spingere il lettore a pensare. In realtà proprio il noir è il tipo di letteratura che permette di più questo gioco tra lettore e autore, che Claire Favan ama fare. 

Centralia, Stato di Washington. Owen Marker, un uomo comune, venditore esperto nell’autosalone dell’ex suocero, si è sposato in tenera età con la sua ex moglie Sally, vive in un appartamento diviso a metà con lei, nella paura per le minacce di suicidio perpetrate da quest’ultima che, apparentemente debole, lo tiene sotto scacco e non vuole lasciarlo andare, lo ha fatto rinunciare a qualunque forma di vita sociale normale e lo assilla con paranoie e scenate di gelosia. Owen ha un carattere docile e remissivo, ma su una cosa non cede: sulla decisione di separarsi da Sally. Anche i suoceri, che sono poi i suoi datori di lavoro, vorrebbero che le cose si rimettessero a posto tra loro, ma nonostante tutti questi condizionamenti e questa violenza psicologica, Owen, a cui subito ci si affeziona, non cede. Oltre a questa vita infernale, Owen sarà presto immerso in un nuovo incubo: il ritrovamento del suo DNA nella scena del crimine che vede coinvolto un serial Killer che imperversa nella zona da molti anni, soprannominato Twice perché ne tiene prigioniere due alla volta. Le rapisce, le violenta e le tortura psicologicamente, fino ad annullarne la volontà e poi, dopo anni, restituisce il corpo, vestito con gli abiti che indossavano il giorno della scomparsa. I due agenti di polizia, incaricati delle indagini, sono altri due personaggi interessanti da sezionare per l’autrice: Tenente Dwain Cartwright, segnato dagli anni, esibisce una criniera sale e pepe e una pancetta che nessuno sforzo riesce a far scomparire, e Tenente Carol Bowns, dotata di una figura snella e androgina e di una inesauribile energia. Coinvolto nelle indagini è anche un agente dell’FBI, Lyle Esteves, che aveva trascorso molti anni della sua vita a cercare questo assassino, e alla fine, come a volte succede, ne era stato ossessionato, anche ora che era in pensione, a sessanta anni, rughe marcate, aspetto avvizzito, occhi chiari, sguardo scintillante.

Questa scrittrice di romanzi con serial killer, Un Uomo Comune si rifà infatti ad uno dei suoi primi romanzi The Intimate Killer, usa tutti i codici del thriller, sottomissione, vendetta, rapimento e nel sezionare i personaggi, senza privarci di un pizzico di sadismo, permette ai lettori di provare compassione per i malvagi ed evoca il più grande degli interrogativi: nasciamo cattivi o lo diventiamo? 

Valeria Arancio

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