Nulla ti cancella – Michel Bussi



Michel Bussi
Nulla ti cancella
Edizioni E/O
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Maddi, dottoressa benestante, indipendente, quarantenne madre single, vive ed esercita la sua professione di medico  a Saint-Jean-de-Luz, celebre località balneare  della costa basca con  suo figlio Esteban.
E ogni mattina Maddi Libéri ed Esteban hanno il loro rituale. Prima che lei raggiunga lo studio per visitare i pazienti e Esteban vada a piedi a  scuola, si vestono in qualche modo  e vanno in spiaggia. E, a partire dalla primavera, appena l’acqua supera i diciassette gradi fanno il bagno  insieme. Ma quella mattina, alle otto del 21 giugno 2010, con il mare che esibisce il suo volto più corrucciato  con  impetuosi cavalloni di parecchi metri,  Maddi dice a Esteban, il suo biondo figlio adorato di dieci anni : “Oggi no tesoro, è troppo mosso” e anche se è il giorno del suo compleanno, il suo decimo, non si può nuotare, devono  rinunciare…
Gli promette però, per consolarlo, che il bagno lo faranno insieme… la sera o la mattina dopo. Infine, come sempre, Maddi gli dà una moneta da un euro perché passi da solo a comprare il pane, una baguette per poi   tornare  a casa, mentre lei fa la doccia. Ma  quella mattina  Esteban non tornerà  a casa per festeggiare con lei il suo compleanno, per aprire il suo regalo nascosto come sempre in bagno  nel mobile basso sotto il lavandino. No, Esteban non è arrivato a casa, non è tornato, è scomparso. Nessuno a Saint-Jean-de-Luz ha visto niente, nessuno sa niente di un bambino che ha addosso solo un costume blu indaco con una piccola balena bianca ricamata sulla gamba sinistra…E la cosa peggiore è che Maddi non vuole e non vorrà mai accettare, neppure  di fronte a dati inesorabili, la sua scomparsa.
Esattamente dieci anni dopo, a giugno 2020 Maddi, che nel frattempo  si è trasferita a Étretat in Normandia, ha messo al mondo un figlio Gabriel e, nonostante il  dolore  e il rifiuto di metabolizzare la perdita di Esteban,  ha in qualche modo ricostruito la sua vita,  ritorna in una specie di evocativo pellegrinaggio nei Paesi Baschi.  Ma là,  con un inimmaginabile colpo di scena esattamente sulla stessa spiaggia,  vedrà un bambino biondo sdraiato sulla sabbia vicino alla madre, un bambino con lo stesso identico costume blu indaco con ricamata una balena di Esteban.  Stesso costume da bagno,  stessa altezza, stessa corporatura, stesso taglio di capelli. Maddi si avvicina, lo guarda… e per lei  è come se il tempo si fosse bloccato. Perché quel bambino sembra proprio Esteban. Insomma,  è il ritratto o la perfetta reincarnazione del figlio perduto. Identico. Ma, anche se la razionalità le dice che non può essere  Esteban, perché se fosse lui oggi dovrebbe avere vent’anni, questo bambino assomiglia come una goccia d’acqua al suo figlio perduto, pare il suo gemello.
Maddi  non sa come trattenersi  e di certo deve capirne di più…
Da quel momento la sua unica ossessione sarà scoprire  l’identità di questo bambino. Non sarà difficile sbirciare nella borsa della madre mentre fa il bagno: il piccolo  si chiama Tom Fontaine, ha  dieci anni e  vive con sua madre a Murol, un villaggio montano dell’Alvernia. 
Senza ascoltare preziosi e affettivamente importanti consigli del suo psichiatra, collega e caro amico,  e senza riflettere su quanto questo possa incidere nella sua vita e in quella di Gabriel suo figlio – il dolce bambino quasi decenne tanto diverso dal fratello perduto, un piccolo genio dell’web, e in realtà la sua colonna, il suo faro, il coraggioso e  indomito cucciolo che la ama con tutto se stesso –  Maddi Libéri decide di dare di nuovo un taglio netto alla sua vita e dunque lasciare la sua professione in Normandia, il suo studio, la sua vita e i suoi pazienti di là, per andarsi a stabilire ed esercitare  a Murol  in Alvernia, inseguendo la misteriosa scia di Tom,  il “gemello” sconosciuto.  . E non sarà facile perché, affrontato il trasloco e istallata come medico a Murol, dovrà riuscire a rompere il ghiaccio, arrivare a scalfire la grezza scorza  di gente dura, montanari diffidenti e  chiusi.
E pur con le complesse problematiche per avvicinare  Tom, avviluppato da sua madre in una rete di materna protezione, arriverà a scoprire  che persistono in lui inspiegabili somiglianze con Esteban: stesse passioni, stesse paure… e persino una stessa voglia. Nuovi dati. Altri indizi. Ma per Maddi come  trovare una spiegazione?
Lei, di solito  così misurata, razionale, può arrivare a credere nell’impossibile? Possibile che Esteban sia diventato Tom? Ma se così fosse,  Tom potrebbe essere in pericolo? Possibile che il destino di Esteban stia per ripercuotersi su Tom? E magari solo lei Maddi sarebbe in grado di  proteggerlo. Fino a che punto sarà disposta a rischiare per scoprire la verità e salvare suo figlio?
Con una premessa originale e imprevedibile, Michel Bussi  ci offre fin dalle prime righe una trama avvincente e affascinante e, come accade spesso con lui, la precisione nella descrizione dei luoghi e dei paesaggi è talmente azzeccata  da restituirci l’ambientazione al pari di uno splendido e immaginifico documentario. Ma e  soprattutto una trama ben pensata, e  ben costruita. 
Con in mano la sua magica bacchetta infatti Bussi ci immerge in  una continua suspense insieme ai suoi personaggi perfetti ma con imperfezioni, difetti, crepe, debolezze, ferite e altre fragilità che li rendono  realistici, credibili e affascinanti. Tutto poi procede molto velocemente, fino all’esplosione finale, inaspettata, grandiosa, superba! Tutto si può spiegare.
Anche stavolta Michel Bussi sfida le leggi della logica, con  una trama che mischia esasperata razionalità con lampante soprannaturalità. Un romanzo fatto di contraddizioni che si attraggono, di opposte somiglianze. Un romanzo zeppo di paradossi che tuttavia ci offre un filo conduttore, una guida o meglio una via di uscita da  un luogo di morte. E con una  soluzione fantastica a una storia diabolicamente  machiavellica, al limite della crudeltà. 

Patrizia Debicke

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