Petit Louis ha entrambi i piedi fuori dalla legge, ma il suo ruolo ancora quello di un parvenu del crimine. giovane, magari un giorno potr dire la sua tra i Marsigliesi, ma per ora che si limiti a fare il palo. Constance questo non lo sa. Sillude di avergli fatto breccia nel cuore e cos ora ha il suo bel gangster di cui andare fiera. Anche perch pure lei non che sia proprio tutto quello che appare. I cinquantanni se li porta addosso, ma quel titolo di cui si vanta, contessa, a dir la verit un eufemismo dellesistenza che indossa per non dire mantenuta. Da un ex funzionario della dogana.
Petit Louis fa il duro, ma la vita ha deciso di fare il duro con lui. Come? Facendo trovare Constance morta, ad esempio. E lasciando gli occhi dellaccusa sociale spalancati verso di lui. Le cose non sono andate cos, evidente da subito. Ma alla verit, la maschera ora lha messa qualcun altro.
Scritto nel 1937 (in hotel sullisola dei Pescatori, Lago Maggiore), *Corte dAssise* prevede solo carte truccate e permette che il tavolo sia testimone di quel gioco che lentamente sintorcina su se stesso quando il destino decide di girare a modo suo, senza pi rispettare le minime briciole di realt che i protagonisti portano con s.
Il tema della verit giudiziale che si forma man mano con una autonomia tutta sua a dispetto di qualunque fonte di verit opposta, quanto di meglio il tavolo del noir possa offrire per raccontare che il libero arbitrio umano pu diventare un bella menzogna colossale (ricordiamo il magnifico *Signori della corte * di Edgar Lustgarten). E, come insegna Andr Hlna, la propria storia, se leggermente strinata di nero, pu mettersi di traverso in maniera definitiva e non dare scampo allautenticit delle nostre rivendicazioni dinnocenza.
Il passato sempre l a picchiare duro sulla nostra povera pelle. Georges Simenon lo racconta con una leggerezza al limite del cinismo. Pi che la storia, la sua scrittura a respirare noiritudine da tutti i pori. Daccordo, non la prima volta. Ma la facilit con cui lo faceva fa quasi venire i nervi. Ci scusi Simenon, ma spesso la sua maestria fu cos disumana