Dark Florida



John Brandon
Dark Florida
Giano
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Ancora un inno al male, alla distorsione mentale, alla perversione annunciata corredati da una carrettata di materiale, dove ormai si tuffano voluttuosamente autori ed editori. Basta che una scrittrice scriva un bel libro di successo, sto parlando di Blacklands di Belinda Bauer, duro, difficile che affronta problemi della realtà rurale americana povera e trascurata e ci racconta la sfida lanciata da un ragazzino coraggioso, con il bene che combatte e sconfigge il male e voilà lanciata la moda. Le librerie vengono invase da romanzi in caccia di sensazioni, pieni di adolescenti difficili e trascurati. Qualcuno niente male, ma i più scopiazzano senza ritegno sentimenti, fatti e situazioni. Fino ad arrivare alla storia aberrante per troppi versi di Dark Florida. Il titolo originale era Citrus County, nome di quella contea della Florida, lontana dalle spiagge e dai divertimenti, dove la natura è selvaggia e il clima umido e soffocante fa da padrone. Senza volere sindacare le capacità letterarie dell’autore, ecco a voi le mie idee: romanzo frequentato da ragazzetti disillusi e infoiati, con fantasie oscure, pericolose, e da adulti eccentrici ma depressi e complessati che verranno coinvolti in una perversa spirale di eventi malsani. Tutti, in un modo o nell’altro, pronti a fare qualunque cosa per combattere la noia della quotidianità e dimostrare a se stessi e agli altri di sapere ciò che vogliono. Protagonista incontrastato: Toby, creduto un innocuo teppistello, ma che si rivela invece un solenne mascalzone. Ma un mascalzone che verrà baciato dal fato perché una fortuna sfacciata e una serie di coincidenza quasi diaboliche gli permetteranno di farla franca. Non vedo molta luce in questa marcia palude di avvenimenti e vite sbandate.

Patrizia Debicke

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