La sparizione



andrea fazioli
La sparizione
guanda
Compralo su Compralo su Amazon

Nuovo mistero da risolvere per Elia Contini, sempre più taciturno, perché la sua storia con la fidanzata storica Francesca è un po’ in burrasca. Anche la casa ne risente un po’, nemmeno gettare le zattere nel fiume gli risolleva il morale e di volpi in giro non ce ne sono.

Questa volta non può tirarsi indietro anche se ha cambiato professione perché i fatti accadono proprio a Corvesco, il paesino di montagna del Sopraceneri, nella Svizzera Italiana, dove vive. Abbandonata l’attività di investigatore privato, ora collabora come tuttofare – correttore di bozze nella sede distaccata di un quotidiano locale, una situazione ideale per avere notizie di prima mano. Un buon motivo per vederci chiaro è anche il fatto che il dottor Enzo Rocchi, medico luganese e marito della vittima, poco prima di morire gli aveva chiesto un incontro riservato non sapendo che aveva cambiato professione.

Alla morte di Rocchi erano state ritrovate delle carte misteriose, la moglie aveva posto un po’ troppe domande in giro e qualche giorno più tardi era stata ritrovata assassinata. La figlia diciassettenne Natalia, dopo una breve sparizione, era riapparsa incapace di proferire parola. In molti seguono attentamente l’evoluzione dell’afasia della ragazza per i più vari motivi: la polizia, il medico collega di studio del padre, l’avvocato, il giudice della commissione tutoria, il giovane Giovanni Canova che l’ha ritrovata e Elia Contini.

Quando i ricordi riaffiorano Natalia è seriamente in pericolo.

Fazioli ci offre un altro spaccato del Ticino, quello più lontano dal confine e dal cuore delle città, e del funzionamento delle sue “istituzioni”. I locali a luci rosse dove, paradossalmente l’esercizio della prostituzione è legale ma chi i frequenta non è ancora così “legale” per l’opinione pubblica e la commissione tutoria che si occupa, fino al raggiungimento della maggiore età, dell’assistenza ai minori rimasti orfani. Conoscere una terra vicina dove si parla la stessa lingua dell’Italia ma con usi e costumi totalmente diversi è un buon motivo per leggere i libri di Fazioli e non solo per le trame avvincenti.

Da apprezzare anche la scrittura raffinata che gli ha valso nel 2008 il Premio Stresa di Narrativa e dallo scorso anno lo vede tra i docenti sia della scuola di scrittura Flannery O’Connor del Centro Culturale di Milano sia di alcuni licei del Canton Ticino, professione che affianca a quella di giornalista del programmi culturali della Radio della Svizzera Italiana.

ambretta sampietro

Potrebbero interessarti anche...