Fulvio Capezzuoli – Milano 1949, Milano e i delitti del Cral



Fulvio Capezzuoli
Fulvio Capezzuoli
Todaro
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Sesta indagine del commissario Maugeri come le precedenti ambientata a Milano. Siamo nel 1949, è arrivata la primavera, il figlio del commissario sta crescendo e bisogna pensare a rinnovare il suo guardaroba cominciando, ohimè dolenti note, dalle scarpe molto costose se si pretende la buona qualità e pertanto necessitano della presenza e del beneplacito paterno. Al giorno d’oggi chi non sa, non può sapere, non ricorda o non vuol ricordare, spesso richiama e ciancia a sproposito dei bei tempi passati, dimenticando cosa fu realmente il dopoguerra. Sacrifici e privazioni per tutti gli italiani o quasi. Allora per una famiglia che viveva di un unico stipendio acquistare un paio di scarpe nuove per un figlio poteva rappresentare una spesa economicamente molto impegnativa. Ma torniamo al sesto romanzo giallo targato Capezzuoli sempre egregiamente gestito dal commissario Maugeri e dal suo ispettore capo, vice e vicino di casa, Filippo Valenti che, appena diventato padre …dorme pochissimo. Ma è impossibile stare con le mani in mano perché uno dei dipendenti di un CRAL (Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori), tale Luigi Manes, viene ucciso durante una maldestra e sfortunata rapina, nella sede del Circolo posto nei sotterranei di un palazzo di via Cavour. Del delitto è stato testimone il cassiere Eugenio Ballardin arrivato prima del Manes. Il Ballardin, poco dopo avere aperto, era stato aggredito da due malviventi con il volto nascosto dal passamontagna e le pistole in mano. I due gli avevano subito intimato di consegnare tutto il denaro, ma dovevano essere ladri dilettanti e poco informati perché di solito a quell’ora la cassa conteneva solo pochi spiccioli. Infuriati, avevano insistito strapazzandolo ma, disturbati dall’ingresso in sala del Manes il barista di turno quella sera, uno dei due aveva fatto fuoco, uccidendo… Una strana rapina e ben presto salterà fuori l’inquietante particolare che il morto aveva cambiato nome. Perché? Il commissario Maugeri, poco convinto dalla ricostruzione dei fatti, vuole andare più a fondo e comincia a scavare nella vita del morto. Ma non ha il tempo di approfondire come vorrebbe perché un secondo omicidio lo riporta inesorabilmente al CRAL. Ma sarà giusto cercare là il bandolo della matassa Non resta che andare più a fondo. Maugeri e Valenti devono barcamenarsi come possono. Hanno ben poco su cui lavorare. Non resta che proseguire, navigando a vista, a caccia di notizie sul passato delle vittime. E sarà proprio durante queste difficoltose indagini che il commissario verrà a conoscenza di un episodio storico poco noto, un’arma segreta o meglio una truffa vera e propria perpetrata dai nazisti durante il periodo bellico per rimpinguare le sofferenti casse delle Germania. Sarà questa la pista giusta? O la spiegazione potrebbe più semplicemente essere legata a una serie di perverse casualità? Quel che è certo è che la conclusione lascerà Maugeri e i suoi collaboratori con l’amaro in bocca. L’amaro dettato dallo squallore dell’opportunismo, dalla malafede e dalla spaventosa crudeltà dell’ingordigia umana. Ancora un romanzo in cui Fulvio Capezzuoli sceglie di rifarsi alla storia, inserendo nella trama quello spezzone di realtà che regala al lettore verosimiglianza e tensione narrativa, e offrendo precise tracce se si volesse fare un approfondimento sui misteri del passato. Insomma, un’altra storia collegata alle avventure del commissario Maugeri che ci restituisce il significato di ciò che accadeva in Italia e agli italiani, quando dovevano sottostare al tallone del fascismo e, in nome di quella cieca e fanatica ideologia, furono costretti a mettersi in gioco.
Fulvio Capezzuoli è milanese. Critico cinematografico e collaboratore della Fondazione Cineteca Italiana, ha pubblicato diversi saggi sul cinema. Nel 2014 esordisce con il primo romanzo giallo: “Milano 1946, delitti a Città Studi”, cui seguiranno “Milano 1947, misteri a Porta Venezia”, “Milano 1948, Maugeri e lo zoppo dei Navigli”, “Il commissario Maugeri e il fantasma di via Ariosto” pubblicato nel 2017 e nel 2018 Il Natale del commissario Maugeri.

Patrizia Debicke

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