Il delitto di Killman Creek – Rachel Caine



Rachel Caine
Il delitto di Killman Creek
NewtonCompton
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Un giallo appassionante dalla penna di questa autrice americana, venuta a mancare recentemente, che molti ricorderanno per la serie “I vampiri di Morganville”, che la rese famosa in Italia una decina di anni fa.
Il delitto di Killman Creek ci cala completamente in un’inquietante vicenda familiare: Gwen ha ottenuto l’affido esclusivo dei suoi figli, dopo la separazione dal marito Melvin, sadico e cruento serial killer: li affida ad un militare in pensione e con l’aiuto di Sam – fratello di una delle vittime – ingaggia una lunga guerra di nervi per dargli la caccia e consegnarlo alla polizia.
Melvin, evaso dalla prigione, la terrorizza con messaggi e segnali della sua presenza; è un’ombra inquietante che tutto sa e tutto prevede, sembra seguirla passo passo nei suoi spostamenti, mettendone a dura prova la stabilità emotiva, giocando astutamente con le sue debolezze.
La dinamica della relazione è un florilegio psicologico dove spicca, principalmente, la posizione emotiva del bambino più piccolo – Connor – cui il legame con la figura paterna, quella del “papà buono”, manca ancora molto.
Benché sia la figura materna la matrice delle relazioni, che rappresenta culturalmente e biologicamente la “base sicura” cui affidarsi, il bambino vive un forte attaccamento nei confronti di Melvin nonostante l’inevitabile sovrapposizione – nella sua mente – della figura ambivalente del genitore, così come narrata dalla madre.
Una riflessione molto profonda, benché resa con il vocabolario di un bambino, di soli otto anni.
E’ un libro al quale occorre dedicare tempo: non perché non sia scorrevole o appassionante, ma perché è interessante soffermarsi sui personaggi, che Rachel Caine sa delineare con estrema precisione.
Non allontanano dalla trama, anzi, gettano coni di luce su fatti e comportamenti arricchendone la descrizione e portandoci all’epilogo.
La lunga e faticosa caccia di Gwen, caratterizzata da momenti in cui non prova fiducia in niente e nessuno, sta per concludersi, lo scontro con Melvin è imminente: solo uno di loro si salverà.

Marinella Giuni

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