Un piccolo mondo sospeso nel tempo e nello spazio, congelato in un attimo che dovrebbe essere lieto e spensierato. È la vigilia di Natale a Roccacupa, un nome che è un presagio, paese dell’Appennino Modenese che si appresta a festeggiarlo con i turisti che sciano sul monte Cimone.
Come in una vecchia fotografia color seppia i personaggi rimangono a occhi spalancati davanti al flash troppo forte per il nero della notte, in mezzo a cumuli di neve che non è più immacolata.
Una ragazza con una cintura azzurra stretta attorno al collo, un ragazzo che vola giù da una rupe: due “diversi”, l’una troppo puttana, arrivista e ricattatrice, l’altro con un disturbo mentale, figlio del titolare di una clinica della zona, un luogo dove aspettano la morte o il risveglio dei soggetti entrati in coma.
Qualcuno li ama, Irina e Simone, qualcuno li tollera, qualcuno ne ha paura.
Il maresciallo Morra conosce molto bene le vittime: governa il suo territorio cerando di nascondere le vizi e crimini, magagne e segreti per mantenere il quieto vivere. Ma, con l’arrivo del tenente Sandra Pianigiani da Modena, ha poco da seppellire sotto la neve: lei, mandata controvoglia proprio mentre si prepara a festeggiare le feste con l’amata famiglia, è come uno specchio solare che riflette la cruda verità nascosta e dimenticata.
L’atmosfera è ovattata, i fiocchi che cadono e la nebbia danno un senso di straniamento, il ritmo è lento e i personaggi sembrano muoversi a fatica nel caso, come quando si affonda camminando nella neve fresca. Gli abeti assistono alla triste vicenda, sembrano lacrimare sangue, ma è solo resina
Un giallo poliziesco che dà uno spazio molto ampio ai personaggi e all’ambiente, descritti nel dettaglio, con profondità e affetto dallo scrittore. L’indagine procede lentamente, sembra che il tempo si dilati, eppure dall’inizio alla fine passano solo pochi giorni. Ma il tenente Pianigiani è implacabile, determinata a risolvere il caso e tornarsene a casa.
Bella penna Corrado Peli, un altro scrittore italiano che dimostra come il giallo italiano sappia essere romanzo d’atmosfera, di psicologia e di società, non solo crime e thriller basato sulla tensione e sul sangue. La scrittura senza orpelli e i dialoghi ben costruiti si adeguano ai personaggi e al ritmo della storia: è un bel romanzo completo, non solo giallo, che piacerà anche a chi non ama il genere.
Il sangue degli abeti – Corrado Peli
Tiziana Viganò