Un giallo classico, dove quello che veramente c’è da scoprire non è tanto il “chi” , quanto “il come”. E’ un romanzo dove non ci sono tensione o colpi di scena.Tutto è sempre controllato, contenuto, distaccato, tanto nella trama quanto nella scrittura. Da queste premesse un amante dei gialli dovrebbe forse intuire che sia un libro piatto, noioso e monocorde e invece me lo sono mangiato in un pomeriggio. E’ un perfetto ritratto della società giapponese, fredda e controllata nei rapporti interpersonali, piena di piccole sfumature che sono però essenziali e significative, e molto rigida nel rispetto dell’apparenza. Un giallo diverso che ha per protagoniste la logica e la pazienza.
Cristina Aicardi
