Se si ha un amico sbirro e una quasi-fidanzata medico legale, il minimo che ci si possa aspettare è di rimanere coinvolti in un caso di omicidio. E se poi il principale indagato è proprio Monsiuer Laurent, il padre di Michelle-la-bionda-all’henné, la faccenda si complica molto. Una bottega di antiquariato alle spalle di via Libertà, nella Palermo bene; una sulla Mariahilfer, nel cuore di Vienna. La vedovallegra, e la ugro-finna. E poi la Decana e la vedova Cannonito, le due facce di una vecchiaia battagliera. Un romanzo basato sul doppio, un giallo in cui gli indizi, anziché mancare, debordano, straripano, rimangono sotto gli occhi del lettore fino alla fine. Santo Piazzese, a due anni da I delitti di via Medina-Sidonia, torna, con La doppia vita di M. Laurent, a proporre le vicende di Lorenzo La Marca, docente universitario, amante della musica e della buona compagnia, meteoropatico duro e puro, invischiato suo malgrado in un caso che lo condurrà, tra i vicoli del Mercato delle Pulci di Palermo, ad inseguire il fantasma di un pelargonio bianco e di una Twingo verde. In un ambiente popolato di donne La Marca dovrà far appello, di volta in volta, alla propria intelligenza, all’acume ed al sex appeal per riuscire a notare quello che è sempre stato sotto i suoi occhi.
La doppia vita di M. Laurent
Maria Di Piazza