Cloe Damiani è un’insegnante di arte: il suo talento principale è viaggiare su e giù per poter lavorare come precaria, ma ha anche capacità investigative, come vedremo!
Accompagna sua madre al paese della nonna materna perché, dopo la morte di questa, deve mettere in vendita la casa.
Non vede l’ora di ritornare: i ricordi che rivive la rendono nervosa ed impaziente, ma quando tutto sembra essere finito ecco che trova una roncola ed un fazzoletto, che sembra macchiato di sangue.
Il tutto è avvolto in un giornale dell’anno 1956. Da qui si snodano le ricerche nelle quali Cloe è sostenuta da due fidati amici: Fabrizio, maresciallo dei carabinieri in pensione e Pablo, il suo gatto, una presenza decisamente importante.
L’indagine cammina sul filo del pettegolezzo di paese, nel bellunese, dove c’è chi sa ma che ha anche buoni motivi per tacere.
E’ un giallo decisamente ben scritto ed accattivante, che attrae ed incuriosisce sin dalle prime pagine.
Attraggono la trama, che è divertente, ma anche la dimensione psicologica di chi si trova faccia a faccia con drammi familiari vecchi di cinquant’anni e che sono stati anche in parte responsabili di blocchi emotivi, con cui la protagonista non ha, a suo tempo, fatto i conti.
Una morale che ci induce a riflettere su come sia talvolta inutile rimandare e come invece, vivendo l’hic et nunc, si possa affrontare il dramma trovando soluzioni adattive.
La mossa del gatto – Sonia Sacrato
Marinella Giuni