La scintilla del male – Carsten Stroud

Il primo giorno di servizio sul campo dell’agente Julie Karras comincia nel peggiore dei modi, all’inseguimento di un Suv  mentre nel cielo infuria una violenta tempesta. Le tragiche conseguenze che ne deriveranno spingeranno il suo collega, il sergente Jack Redding della Florida Highway Patrol, a un’odissea non solo lungo le strade della Florida e della Louisiana, ma anche attraverso il tempo, dall’America di oggi alla New Orleans del 1957, cercando senza sosta una dark lady che sembra abbia il potere di violare i confini temporali. Eppure, il Tempo pone sempre delle Regole, con cui Redding, che ha da poco perso moglie e figlia in un tragico incidente, dovrà fare i conti. La New Orleans degli anni ’50, con i suoi intrecci mafiosi e la collusione di parte della polizia con le potenti famiglie, irrompe tra le pagine del romanzo, dopo un incipit caratterizzato da un adrenalinico inseguimento dagli esiti inaspettati. Nel libro trovano spazio anche le vicende sentimentali, dall’amore intenso e generoso per la moglie di Clete Redding, nonno del protagonista e poliziotto a sua volta, a quello non meno profondo di suo nipote Jack per la propria consorte. Ma c’è spazio anche per l’amore passionale e complice che spinge il protagonista tra le braccia di Pandora, sfidando le barriere del tempo e della vita. La scintilla del male si sviluppa su due differenti livelli cronologici, come detto in precedenza, i quali spesso si intersecano, esplicitando in questo modo la fluidità dell’arco temporale.
Nella nota finale, l’autore conferma che uno dei protagonisti principali è proprio il Tempo, sottolineando di aver fatto ricorso nella narrazione a diversi paradossi dei viaggi nel tempo, “rubandoli” alla mente di Hugh Everett.
Per questo, il patto narrativo di verosimiglianza richiesto al lettore esige reciproca fiducia: non è facile abituarsi alla complessità delle situazioni, come ammettono gli stessi personaggi del libro, in un metalinguistico dialogo col lettore. Se però si concede fiducia a Carsten Stroud, allora si viene catapultati come Jack in un universo caleidoscopico, in porte spazio-temporali che si aprono e si chiudono, trascinando con sé non solo enigmi polizieschi, ma anche sentimenti universali. Spicca per intensità la figura di Clete Redding, detective abile e sul filo della legalità, razionale e perspicace, che si rivelerà un uomo dotato di sentimenti profondi e assoluti. Inquietante è la possibilità davanti a cui ci pone l’autore: cambiare il passato per evitare le sofferenze del presente può costringerci alla scelta di sacrificare molte vite per salvare le sole che ci stanno a cuore. Una decisione a cui Clete e Jack vorrebbero dare una risposta comune, ma i diversi caratteri li porteranno a esiti differenti.
Dunque, La scintilla del male è  un giallo insolito e ben congegnato, con un’eccellente ricostruzione storica delle torbide atmosfere tipiche di molti gangster movie del passato.