Il titolo potrebbe trarre in inganno. Orecchiabile la scelta di mettere un tormentone anni ottanta del Ricchi e Poveri, il gruppo più pennellato della canzone italiana nel nuovo esperimento Newton. Anche se con la casa editrice Niamh Green ha già pubblicato più romanzi. Tutti contrassegnati da un successo indiscusso. La formula vincente è quella di mettere gli ingredienti che la lettrice di chick lit si aspetta di trovare. Un amore di facciata (che poi salta alla trentesima pagina), l’amica del cuore, la madre ingombrante e un lavoro affermato. Segue crisi e poi redenzione con happy ending e ritrovamento dell’ amore, quello vero. Ma torniamo al titolo: io l’avrei mutato con “Se telefonando”, meno nazional popolare ma un successo da varietà di prima serata. Tutto gravita intorno alla perdita di un cellulare, snodo e metafora di un cambio vita radicale. Frankie Rowley è una donna in carriera, un’agente letteraria completamente dedita al suo lavoro. Ha una relazione segreta con un collega ma il suo rapporto più stabile – come tutta la famiglia le rimprovera – è quello con il suo cellulare. Proprio per questo, quando durante un viaggio in aereo per San Francisco smarrisce il prezioso oggetto, si sente persa. Un telefono preso a noleggio non è certo la stessa cosa: soprattutto quando sul display cominciano ad apparire strani messaggi, indirizzati a una ragazza di nome Aimee. Quando gli SMS diventano davvero insistenti e il loro contenuto così intimo, Frankie, piuttosto seccata, sarà costretta a incontrare John, il fratello di Aimee. E senza volerlo si troverà coinvolta in una questione familiare molto complicata da gestire. Chi è Aimee e che cosa vogliono tutti da Frankie? Forse il destino, in cui lei non ha mai creduto, ha in serbo qualche sorpresa…
Sarà perché ti amo
bea buozzi