La sposa di sangue – Carmen Mola



Carmen Mola
La sposa di sangue
Mondadori
Compralo su Compralo su Amazon

Ha quasi cinquant’anni, beve grappa italiana anche a colazione, non disdegna qualche spinello, e passa la maggior parte delle sue serate in un karaoke bar cantando canzoni di Mina. Per finire le sue notti spesso fa sesso in un parcheggio coperto con i proprietari di grossi suv rimorchiati poco prima.
È ricca ma non ostenta. Nonostante abbia una grossa mercedes in garage, guida una vecchia Lada.
Unica concessione al lusso è il suo grande appartamento su Plaza Major. Al quale non rinuncerebbe mai perché sul balcone, puntata verso un punto preciso della piazza, ha installato una macchina fotografica che ormai da molti anni scatta una foto ogni 10 secondi. Sta cercando di ritrovare un volto che ha visto per pochi secondi otto anni prima. Un volto che le ha causato un vuoto immenso e un dolore infinito. Dolore che l’ha inchiodata in un punto preciso della sua vita, impedendole di andare avanti.
Lei è Elena Blanco, capo della Bac, brigata de analysis de casos, una squadra di elementi scelti della polizia spagnola, un gruppo di élite che interviene quando le situazioni si fanno troppo complicate.
E decisamente complicato è il caso di cui si devono occupare: una ragazza mezza gitana trovata morta dopo il suo addio al celibato. La testa riempita di vermi. Il caso sarebbe già di per sé atroce, ma c’è un elemento che ingarbuglia ancora di più le cose: la sorella era stata uccisa anni prima nello stesso modo e il colpevole è in galera.Errore giudiziario o copycat in azione? A queste domande deve rispondere la squadra della Blanco.
La sposa di sangue
ha una trama ben costruita, con personaggi intriganti e originali, come l’esperta informatica della squadra, una signora di sessant’anni che ricorda una dolce nonnina e non certo una abile hacker quale invece si dimostra essere.
Le parole delle canzoni di Mina scandiscono i capitoli di un thriller duro, che non fa sconti al lettore che viene messo davanti all’atrocità del male e alla devastazione del dolore delle vittime. Elena Blanco è lei stessa una vittima, ma il suo dolore non interferisce con il senso del dovere e con il profondo rispetto della giustizia e delle regole. Si dà anima e corpo alla risoluzione del caso.
La sposa di sangue racconta anche la difficoltà di integrazione e interazione della comunità gitana, profondamente legata alle proprie tradizioni dalle quali è decisamente restia a staccarsi.
Carmen Mola è lo pseudonimo di un autore che proprio con questo libro si è imposto nel panorama della novela negra spagnola, diventando un caso editoriale. Nelle ultime pagine di La sposa di sangue succede qualcosa che porta direttamente a Red purpura, il secondo libro già uscito in Spagna che è ancora più bello e più duro e che metterà a dura prova Elena Blanco e tutta la sua squadra, inchiodando il lettore alla pagina.

Cristina Aicardi

Potrebbero interessarti anche...