La teoria dell’1%



Fréderic H. Fajardie
La teoria dell’1%
aìsara
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Tonio Padovani, seppur ammaccato, è uscito piuttosto bene dalla baraonda degli Assassini di sbirri. Non tutto è a posto nel corpo del commissario, ma poteva andare peggio. Ma tempo di godersi il suo tempo non c’è. Perché in Normandia, proprio dove si celebra il D-Day, si muove una figura inquietante. Ma passasse pure l’inquietudine che essa porta con sé. Il brutto è quello che lascia a terra. Cadaveri sezionati fin nelle loro parti intime. E poi il modo. L’uomo sembra proprio calato dentro un mascheramento nero e porta con sé una falce. Ok, la morte simboleggiata dalla falce: sembrerebbe fin quasi banale. Epperò se l’uomo in nero questa falce la aziona con la maestria con cui il macellaio fa scivolare sotto le dita il coltellino che taglia il grasso c’è poco da stare allegri. E soprattutto l’allegria non è proprio il sentimento in prima fila per chi quella falce se la sente venire addosso.

Eppure, come cantava Celentano, c’è sempre un motivo. Che questa volta nasce proprio a ridosso dei giorni del grande sbarco.

Seconda storia a firma di Fréderic H. Fajardie pubblicata dall’ottima Aìsara. Il titolo è un monito per l’uomo nero: La teoria dell’1%. Perché l’assassino può anche aver previsto tutto nella maniera più matematicamente maniacale possibile, ma se attorno gli si muove il disordine anarchico del commissario Padovani, allora l’incerto ha buone probabilità di trasformarsi in dura realtà.

Romanzo teso e a tratti addirittura divertente. Magistrale in alcuni suoi snodi (la scena del parroco a tu per tu con l’uomo in nero è puro godimento), e perfettamente calibrato laddove deve risultare improbabile. Purtroppo del co-creatore del neo-polar, il poliziesco animato da critica sociale degli anni 70, il futuro non ci potrà dire più niente di inedito, visto che nel 2008 la sua avventura terrena si è conclusa. Ai tipi della combattiva casa editrice sarda il compito di continuare sulla strada della traduzione dei suoi titoli. Se la scuola francese vi piace, La teoria dell’1% è imperdibile. Se non vi piace, perderne comunque la lettura è un perfetto atto di masochismo spinto.

Corrado Ori Tanzi

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