Credo che in molti si ricorderanno quanto accaduto in Argentina ed in Albania alla fine degli anni ’90. Una crisi economica di vaste proporzioni portò questi due paesi al collasso, nessun tentativo da parte dei vari organismi internazionali modificò il corso degli eventi. Nel primo caso, andando per sintesi, si produsse un’enorme sommovimento popolare che ebbe come effetto collaterale la cacciata di ben 3 presidenti della repubblica oltre ovviamente alla presa di coscienza di larghi strati della società argentina; nel secondo caso il crollo economico e l’impoverimento generalizzato portò ad un vero e proprio esodo verso le coste italiane.
Oggi una situazione dalle caratteristiche assai simili, si sta verificando nella vicina Grecia. Un paese che ormai tanti analisti considerano fallito. Da mesi la vita nel paese ellenico è scandita da una parte da un susseguirsi di provvedimenti governativi che dovrebbero aiutare, a detta di chi li adotta, l’economia greca a riprendersi ; dall’altra da una catena di scioperi generali, manifestazioni ecc.. di una popolazione che non può più sopportare di pagare le conseguenze di una crisi economica che vede trovare per le banche facilitazioni di ogni tipo e per tutti gli altri le conseguenze di tali provvedimenti. E’ proprio a partire dalle banche che inizia l’ultimo lavoro di Markaris ( Prestiti scaduti ), con la famosa frase di Brecht : “ Che cosa è una rapina in banca paragonata alla fondazione di una banca ? “
La nuova indagine del commissario Charitos, aiuta a chiarire, anzi spiega meglio di tanti trattati di economia, alcuni passaggi fondamentali della vicenda greca. Una indagine che si svolge in un intreccio indissolubile all’interno di un linguaggio a molti sconosciuto. Dai “ debiti capestro” ai “ prestiti al consumo “ dai misteriosi e quanto mai nefasti “hedge funds “ alle società di rating fino ai subprimes ecc… Proprio attorno a questi meccanismi finanziari ruota il noir di Markaris, che anche in questo caso si dimostra un efficace strumento di inchiesta sociale, si potrebbe addirittura dire che come le banlieue stanno ai tanti autori francesi, così la crisi economica greca sta alle inchieste del commissario Charitos.
Un’inchiesta sociale che, nemmeno tanto velatamente, dimostra che i meccanismi finanziari sopra citati, non sono il male ma bensì sono il sintomo del male, di una società malata in cui si mira più a rassicurare le banche che aiutare un popolo in difficoltà e nonostante tutto, non ci può essere un buon Charitos a risolvere una piega degli eventi nemmeno poi così tanto inattesa.