Bel romanzo d’esordio del viareggino trapiantato in Brianza Sergio Paoli che in poche settimane è arrivato alla seconda edizione.
Tratta con delicatezza e sensibilità alcuni temi purtroppo molto attuali: il razzismo, l’insofferenza per il Rom spesso dovuta all’ignoranza e al non voler conoscere “l’altro” e le conseguenze nefaste della pedofilia sulle persone abusate che non si cancellano con il tempo.
Ambientato tra una Milano definita “marginale” – non perché di periferia ma perché i personaggi sono culturalmente ai “margini”- e la Brianza, narra delle indagini su due delitti apparentemente senza alcun nesso tra di loro. Quello di Annamaria Bianchi, una brava ragazza impiegata all’università e quello di Giampaolo Rusconi un barbone che vive in una roulotte ai confini di un campo nomadi. Entrambi i delitti portano alla luce intrighi in cui sono coinvolti sia politici locali che i servizi segreti.
Investiga il vicecommissario Marini, che porta dentro di sé lo spettro dei ricordi del G8 di Genova e nel tempo libero si dedica alla lettura, coadiuvato dall’agente scelto Musumeci. Esilarante la descrizione del ritrovamento del cadavere di Annamaria da parte dei portinai Adele e Carlo che si rendono presentabili per le eventuali televisioni prima di chiamare i soccorsi. Da segnalare anche qualche dialogo in lingua rom, frutto di un’attenta ricerca dell’autore.
Il vicecommissario Marini, concepito alcuni anni fa quando per la prima volta si era parlato di poliziotti che avevano raccontato in modo diverso dalla versione ufficiale i fatti di Genova, per stessa ammissione dell’autore, ha qualcosa di autobiografico, sia fisicamente sia nel modo di affrontare la vita e nel gusto per le letture. Molto probabilmente lo ritroveremo presto protagonista di un’altra storia. Prefazione di Giancarlo De Cataldo.
Sergio Paoli è a Varese alla libreria Feltrinelli proprio questa sera dalle 18, per una presentazione organizzata dal gruppo aNobii varesino. Con lui, Matteo Di Giulio e il suo “La Milano d’acqua e sabbia”. Presenta l’incontro Paolo Franchini, scrittore nonché collaboratore del nostro giornale.
