Libri per ragazzi: Hotel Mistero – Alessandro Gatti, Lucia Vaccarino


Alessandro Gatti e Lucia Vaccarino
Hotel Mistero
Piemme

È un giallo umoristico con situazioni divertenti e dialoghi scoppiettanti. Siamo nel 1961, i telefoni di bacheliti sono appesi al muro, Nino, 11 anni, gran lettore di Gialli Mondadori, viene arruolato come aiuto cameriere per la cena prenatalizia dei notabili del paese nell’Hotel Mimosa, vecchiotto ma ancora dignitoso e comodo. Casualmente si aggiungono quattro nuovi ospiti, famosi giallisti e investigatori reduci da un convegno a Milano: sono in incognito e l’unico che li riconosce è Nino. Che nel fumoir vede un uomo in frac morto con una goccia rossa all’angolo della bocca e un nocciolo di ciliegia sul tavolino accanto. Anche i quattro alle sue spalle intravvedono qualcosa e ciascuno per conto suo, senza dire niente agli altri, inizia a indagare, come in una sfida a chi è più bravo.

Vediamo così le diverse metodologie di indagine e tipologie di detective all’opera secondo punti di vista differenti, alla Rashomon. Mr McEnroe, scozzese, alto, elegante, deduttivo-induttivo, che si atteggia a Sherlock Holmes, in base all’anello ottomano al dito della mano della vittima che stringe una fiche da casinò costruisce una teoria che spiega tutto. Madame Kapuzinski, altissima, tacchi vertiginosi e turbante, spiritista, veggente, che risolve i misteri parlando con i morti (dice lei), scopre un caso di corruzione tra il vicesindaco farmacista e un costruttore che avrebbero drogato e rapito il proprietario di un terreno. Miss Tingley è una cara vecchietta sottovalutata tipo Miss Marple che raccoglie i pettegolezzi dei presenti per giungere alla conclusione che un poco di buono, attorucolo e donnaiolo fidanzato con una ricca ereditiera veniva ricattato per i suoi trascorsi, e quindi…Per Mr Cicogna, siculo-americano, basso e atticciato, scuola dei duri, cherchez la femme.

La mattina i quattro, avendo fretta di partire, lasciano a Nino, separatamente, una lettera o il racconto con la soluzione per la polizia. Il ragazzo è frastornato, non sa che fare, i suoi eroi preferiti si contraddicono tra loro, ma…sorpresa: il morto ricompare, vivo. Da allora per lui l’Hotel Mimosa sarà sempre l’Hotel Mistero.
Da 11 anni.

Fernando Rotondo

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