Libri per ragazzi: Il Giardino dei Giusti – Daniele Aristarco

Daniele Aristarco
Il Giardino dei Giusti
Einaudi Ragazzi

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio), Daniele Aristarco, già autore di diversi libri a carattere storico-divulgativo, ha scritto per la collana Semplicemente Eroi un racconto che sulla tela della memoria dell’orrore della Shoah intreccia nel 1982 una ricerca del tutto imprevista per il protagonista della stessa e pericolosa per i ricordi e i fantasmi, le paure e le minacce che suscita, fino a far comparire in scena addirittura agenti dei servizi segreti. Jack La Manna è un comico americano che nel suo Night Show in tv esibisce l’umorismo ebraico di cui è maestro Woody Allen. Dei suoi 73 parenti solo quattro si sono salvati: lui, i genitori ora morti e uno zio che vive a Parigi e gli ha insegnato che l’umorismo è un’arma per la sopravvivenza.
Una telefonata di zio Nathan e una scatola blu contenente un’audiocassetta mettono in moto una vicenda che presto si trasforma in un’indagine che porta Jack prima a Parigi, poi a Roma e infine a Gerusalemme. Lo zio sta morendo e André, che nel lager portava il triangolo rosa che contrassegnava gli omosessuali, racconta a Jakob, adesso chiamato con il nome originario, la storia di Nathan. Questi, dotato del talento di un orecchio capace di ricordare tutte le voci del lager e ora riconoscerle nelle intercettazioni telefoniche, aveva dapprima aiutato Wiesenthal nella caccia ai criminali nazisti nascosti, ma poi si era dedicato a rintracciare i Giusti, cioè i non ebrei che avevano aiutato un ebreo a salvarsi (in Italia, ad esempio, Gino Bartali, che portava messaggi della Resistenza nella canna della bicicletta), e per questo venivano onorati con un albero o una pietra nel parco del Giardino dei Giusti tra le Nazioni, perché, come dice il Talmud, “chi salva una vita salva il mondo intero”.
Ma Zio Nathan ha lasciato anche altre istruzioni a Jakob: deve andare a Roma per smascherare un certo Nikola, che è stato proposto come Giusto, ma ha un passato incerto e ambiguo. A Roma Jakob subisce minacce affinché torni a casa e viene addirittura aggredito, ma salvato da un misterioso personaggio. Il viaggio nei misteri e segreti tra passato e presente continua. L’autore nella postfazione informa che “Nikola è esistito realmente”; il resto è tutto romanzato ovviamente.  Da 11 anni

                   

Fernando Rotondo

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