Libri per ragazzi: Il mistero di Poggio Ortica – Francesco Ramilli


Francesco Ramilli
Il mistero di Poggio Ortica
Il Castoro

Poggio Ortica è un pacifico villaggio di animali antropomorfi il cui saluto è “Giorni sicuri e solidi muri”. Linguaggio, sentimenti e comportamenti sono simili ai nostri (tipo Topolino e Paperino) e sostanzialmente sono lo specchio della più comune umanità. Gli abitanti sono guidati da un Comitato e protetti da un muro che li isola dal Bosco Buio, dove è pericoloso inoltrarsi perché ci sono cose mostruose che mordono e graffiano. Mentre fervono i preparativi per l’annuale Festa dell’Ortica improvvisamente risuona un grido agghiacciante e il corpo di Roger il rospo viene trovato ricoperto di morsi e graffi, all’interno del muro, e successivamente è la volta dei cadaveri di Peter il picchio e Theodore il tordo.

In un’atmosfera di inquietudine e terrore il Comitato riunisce un’assemblea e Vernon il volpone, il poeta del villaggio che legge libri di avventure e misteri che ha sempre sognato di vivere, e Adele l’anatra, che ha paura ma vuole proteggere i suoi tre piccoli, si offrono come volontari per condurre le indagini. Vernon con taccuino d’ordinanza interroga i potenziali testimoni. Tutti sospettano di Gaspar il gufo che nessuno vede mai di giorno, ma lui di notte vede tutto dall’alto e parla per enigmi: “I draghi sono dentro i cavalieri”. Felicia la faina del Comitato stabilisce che il mostro è “il terribile marasso che sibila, ipnotizza, stritola le vittime, morde, distrugge e avvelena tutti i luoghi”. Ma il serpente ha un’opinione diversa con i due investigatori: “Il Male è dentro la vostra città, voi non siete più animali”. 

Il thriller si fa eco-politico e si sposta dalle parti della Fattoria degli animali. Vernon, Adele e anche i tre anatroccoli usciti incontro all’avventura sono catturati e legati da una banda di incappucciati, i veri assassini e mostri, per i quali Gaspar era il capro espiatorio ideale. Ma il volpone smaschera la combutta: “Avete usato la parola per dividerci e controllarci. Avete puntato il dito fuori dalle mura per distogliere l’attenzione dai vostri misfatti dentro!” Ramilli scrive svelti capitoletti che inducono a voltare pagina per seguire la vicenda sino a un finale non banale.
Da 11 anni

Fernando Rotondo

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