Marco Vichi torna in libreria con la decima avventura del commissario Bordelli in un libro intitolato Ragazze smarrite, un romanzo ambientato a Firenze nel 1970, ai tempi della strage di Piazza Fontana, dove le femministe cercano di acquisire sempre maggiore libertà ed autonomia in favore di donne più libere ed emancipate. E sembra quasi uno sfregio alla lotta di questo movimento, l’ultimo caso di cui si deve occupare il nostro commissario Bordelli.
Siamo intorno al 3 aprile del 1970, data fatidica per il nostro protagonista che dovrà, obbligatoriamente, andare in pensione dopo una lunga carriera di successi e di casi risolti. Purtroppo il ritrovamento del cadavere di una giovane e bellissima ragazza sconvolge i suoi propositi. Una ragazza dai lunghi capelli neri, poco vestita e molto truccata viene ritrovata sul greto di un fiumiciattolo in una frazione di Firenze, denominata Passo dei Pecorai. Non vi sono documenti, nessuna denuncia di scomparsa. Nulla. La morte? Overdose di morfina, ma l’autopsia afferma che la giovane ha avuto più rapporti consenzienti con uomini diversi prima di morire. Una prostituta, forse? A Bordelli sembra più il tragico epilogo di una festa di gente altolocata, finito in malo modo. Ha ragione? Lui, a pochi giorni dalla tanto agognata pensione, non vuole lasciare nulla di insoluto. Ci riuscirà? Riuscirà a dare un nome ad una bella, quanto sfortunata, sconosciuta?
Il giallo trova il suo naturale fondamento nel protagonista assoluto, che è anche la voce narrante del testo: il commissario Bordelli. Una figura forte e ben delineata dall’autore. Un uomo un po’ malinconico, che rimpiange il passato e guarda con angoscia a un futuro incerto, amante della letteratura, delle belle donne, della vita bucolica e strenue difensore dei più deboli. Un romanzo dalla trama ben congegnata e ben costruita, che avvince il lettore fino all’ultima pagina, trasportandolo in atmosfere dei tempi andati con forza e suggestione. Il ritratto preciso, attraverso una narrazione tipicamente di genere, di giovani donne che soffrono, che non riescono ad emanciparsi, alla ricerca di un guadagno facile, che denigra la figura di donna e di essere umano in quanto tale.
Ragazze smarrite -Marco Vichi
Ornella Donna
