Scrittori al veleno – Nicola Lecca



Nicola Lecca
Scrittori al veleno
Mondadori
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Mistero alle Cinque Terre
Ironico, pungente, un giallo che è anche una denuncia di un certo modo di fare editoria e che ha una protagonista che non può lasciare indifferenti oltre a dei luoghi unici. Questo e molto di più nel romanzo di Nicola Lecca “Scrittori al veleno” che ha come sottotitolo “Mistero alle Cinque Terre” edito da Mondadori. Trama? Antonina Pistuddi, scrittrice sarda cinquantenne di grande talento ha sempre condotto una vita ritirata e lontana dai social network. Decide però di accettare la borsa di studio del Centro internazionale a tutela della poesia e della letteratura di Manarola che le permetterà di soggiornare insieme ad altri quattro scrittori, ospiti come lei per sei settimane a Villa Solitudine quindi in cima ad un’altissima scogliera. E sono proprio i quattro scrittori a morire a causa di un avvelenamento da funghi e Antonina Pistuddi a essere accusata della loro morte. Chi erano le vittime? Si tratta di Alvaro Moret, autore di un bestseller che svela i segreti per diventare perfetti influencer; Lizzie Eden, parlamentare inglese che, in un memoir sconvolgente, ha narrato il suo passato di escort; Arlanda Levin, cantante svedese che non ha letto nemmeno una pagina del romanzo confezionato per lei da un ghost writer; e Julien Corbusier, modello francese dipendente dal Fentanyl, ma anche poeta e idolo degli adolescenti grazie a una raccolta di versi decisamente instagrammabili. E’ stata proprio Antonina Pistuddi ad ucciderli? In un’intervista della BBC in diretta condotta da Lady Doris Coleman, celebre volto del giornalismo britannico, la scrittrice sarda racconterà la sua verità dichiarandosi innocente. Ma cosa è accaduto davvero? Più che un’intervista, al lettore sembrerà di assistere a un vero e proprio “duello” avvincente e appassionante, dal quale prendere informazioni per cercare di capire l’innocenza o meno della protagonista. Non è solo un processo ad Antonina Pistuddi quello che va in atto, ma anche una feroce critica su un certo modo di fare editoria che premia non chi scrive bene come la scrittrice sarda ma chi, al contrario, è al centro di scandali e si fa conoscere mettendo in piazza la sua vita sui social. Come dimostra infatti Antonina Pistuddi che, nonostante la sua indubbia capacità e bravura nella scrittura e i premi prestigiosi vinti, proprio per questo motivo si è sempre sottratta “all’avvento dei social network sostenendo che trasformano la mente in un pacco di coriandoli”. Struttura originale, ottimo ritmo per un romanzo che tiene incollati i lettori fino all’ultima pagina, li diverte e li fa riflettere. Mi piacerebbe che da questo libro fosse tratto un film, trovo infatti che la trama e le ambientazioni sarebbero perfette. Consigliatissimo.

Barbara Ghiselli

Barbara Ghiselli

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