Nuova antologia Sellerio, attenzione però, non è un’antologia “in giallo”, quindi non troverete i personaggi seriali tipo Schiavone, i vecchietti del Barlume o il Consonni.
Gli autori si sono cimentati ancora una volta con un tema comune,in questo caso il Natale, sviluppandolo ognuno a modo suo.
Quello che emerge e che fa un po’ da fil rouge in tutti i racconti, è sicuramente il lato più malinconico di questa giornata. Perché il Natale è la festa che più di tutte ha il potere di evocare i dolori mai sopiti, di trasformare le mancanze in baratri senza fondo, di esaltare i fallimenti e dilatare all’infinito le solitudini.
Sette racconti che parlano di un Natale diverso da quello che tutti ci auguriamo ogni anno e che speriamo di vivere.
Si inizia con Camilleri, il cui racconto ha il sapore di una favola e che parla di un pescatore e di una conchiglia che suona.
Segue poi Calaciura, nuovo entrato, che attraverso il Natale racconta una storia di diversità e emarginazione. Manzini si immagina un uomo beffato dalla vita e dall’amore che cerca la rivalsa con un’improbabile furto mascherato da Babbo Natale.
Fabio Stassi riflette sulla vita attraverso i pensieri di un detenuto in attesa di trasferimento proprio il giorno di Natale.
Francesco Cataluccio, altro nuovo entrato, racconta di un uomo che, cercando il ristorante adatto alla cena aziendale, finisce catapultato in Grecia in uno strano e misterioso laboratorio.
Recami,con cinica ironia e non poco realismo, descrive un gruppo di persone isolato in un autogrill a causa della neve.
La Bartlett racconta il Natale di un uomo che si trova a dividere la giornata con una testimone di Geova.
Sette sguardi diversi su un Natale che è la porta per guardarci dentro.
Storie di Natale
Cristina Aicardi
