Siamo nella Milano del boom economico, quella degli anni sessanta, delle case a ringhiera e della massiccia immigrazione che ha sconvolto vita e abitudini. Un certo Carlo Passi lavora in un quotidiano innovativo. È da poco single, infatti Enrica Sala l’ha mollato, una collega che preferisce andare in Sardegna dove si apre uno scenario di potere e soldi, molto interessante da seguire. Un magistrato, dal passato controverso, gli lascia una cartellina azzurra. E così cominciano i guai.
L’aveva depositata nella sua macchina. Ma la Giulietta Spider di cui è proprietario viene fatta bruciare. Lui è un emotivo, seduttivo, permaloso,determinato. Comincia ad indagare e seguendo i soldi di un petroliere si arriva alla morte misteriosa di due camionisti in Sardegna, giro di volta del romanzo. Qui ritroverà la sua compagna. Ma i guai non finiscono; vi sarà un attentato al padre assieme poi ad altri intrighi. Carlo ci porta un po’ per volta dentro piani eversivi, trame di petrolieri corrotti, arriva sino alle alte sfere religiose e politiche.
Un cadavere in redazione si dipana all’interno di oscure rame sociali che vedono come scenario la morte di Enrico Mattei e lo svilupparsi di strutture illegali che tramano in maniera sovversiva rispetto ai poteri dello stato. Il libro ci restituisce un’Italia ancora scanzonata prima del terrorismo e della crisi economica. Una storia piacevole scritta da due autori. La narrazione scorre veloce e avvince nella descrizione di quell’Italia. Quella formato famiglia con frigo, macchina, ferie pagate. Quella dei primi cartelloni pubblicitari, delle vespe color verde acido, le trattorie milanesi dove si mangia trippa piccante,dove si parla in dialetto. Una Milano che però vede anche il sorgere delle primi inquietudini attraverso arresti di anarchici, qualche episodio di corruzione. Dove sorge già il desiderio di distinguersi, dal posto dove si abita e dall’abbigliamento e il vestire femminile. Ambizioni nuove vite diverse
Un cadavere in redazione – Daniele Manca, Gabriella Colla
Roberto Estavio
