La storia di una morte sospetta, occorsa tre anni prima, ambientata a Manhattan: una ricca vedova miliardaria viene trovata morta nella neve, caduta o gettata dal tetto del Metropolitan Museum of Art durante l’annuale serata di beneficienza per raccolta fondi. Ambientazione perfetta.
Virginia Wakeling, sessantotto anni, era diventata ricca grazie a Robert, suo marito, un imprenditore immobiliare americano che aveva fatto fortuna negli anni del boom economico, ma che era stato stroncato cinque anni prima da un attacco cardiaco. Da questo matrimonio erano nati due figli: Carter, trentotto anni, scapolo e Anna, imprenditrice come il padre, sposata con Peter Browning, avvocato specializzato in compravendite immobiliari.
Da due anni Virginia aveva una relazione amorosa con un giovane prestante, venti anni più giovane di lei, Ivan Gray, proprietario di una Boutique Gym alla moda, che a breve Virginia avrebbe voluto sposare, pur senza l’approvazione dei due figli. Infine nella cerchia di persone che ruotavano intorno alla vedova miliardaria, c’era Penny, la sua assistente, nonché amante del primogenito Carter.
Le indagini su questo cold case (il ritrovamento del cadavere era avvenuto tre anni fa) vengono condotte da Laurie Moran, giornalista, detective, ideatrice e conduttrice del celebre show televisivo Under Suspicion, assieme a Ryan Nichols, bello, capelli biondo cenere, occhi verdi, sorriso perfetto, frequentatore della palestra di Ivan Gray, la cui immagine aveva deciso di riabilitare. Ryan da poco aveva sostituito come conduttore del programma Alex, del quale Laurie era ancora innamorata.
L’intrigo è costruito benissimo, come gli americani sanno fare sapientemente, subito dopo il breve prologo compare il cadavere e da lì si snodano due linee narrative: una che ci racconta di Laurie Moran, figlia di un ispettore di polizia, indagatrice del crimine, che si avvale della complicità di varie conoscenze per portare a termine, con sprezzo del pericolo, dei risultati da poter mostrare nella sua trasmissione; ci vengono descritti la sua casa, suo figlio, suo padre, l’uomo che lei ama, il suo capo, i collaboratori della trasmissione e l’altro conduttore Ryan, tutti che ruotano intorno a lei; e poi l’altro filone narrativo abbraccia la famiglia di Virginia Wakeling, il suo modo di trattare i collaboratori, le sue aspirazioni per il futuro, tutte cose che ci fanno amare questo personaggio, precocemente scomparso. In maniera lunga, semplice e dettagliata si arriva al finale.
Un respiro nella neve è una lettura per tutti, non è stringente nei tempi, né ti ancora alle pagine, non ti angoscia, non ti terrorizza, semplicemente ti porta tramite ragionamenti deduttivi e progressivi avvicinamenti al colpevole. Un bel libro, da leggere per passare il tempo!