Francesca Violi – Sulla riva



Francesca Violi
Francesca Violi
Elliot
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Nicola non ha avuto una vita facile. È cresciuto senza un padre, assieme alla madre che lavora in una tenuta della provincia veneta. Accanto a lui, quasi un alter ego, il fratellastro Mauro che sembra avere tutto più di lui, una famiglia, un buon rendimento scolastico, un’esistenza normale, un lavoro, una moglie. Tra i due, ancora ragazzi, nasce un’amicizia dove affetto e rivalità si alternano. Le loro strade però si dividono, dopo una brutta storia che li vede protagonisti della soppressione del cane di un’amica, come gesto di vendetta. Il brutale comportamento, descritto nelle prime pagine è in realtà figura dell’omicidio che si rivelerà molto più avanti nella narrazione e che vedrà in qualche modo di nuovo assieme i due fratellastri riuniti da una sorte beffarda.
Il racconto di Nicola procede per flashback che si sovrappongono al racconto attuale. Tutto comincia con i due ragazzi coinvolti nell’annegamento del cane e prosegue con un andirivieni di ricordi dell’infanzia di Nicola, dal suo arrivo nella provincia veneta, al suo impatto con la scuola, all’amicizia con Mauro, all’incontro con il padre comune. Prosegue con lo sprofondare nel mondo della droga da cui riemerge assieme alla compagna Anna, da cui si separa non appena scopre che aspetta un figlio, spaventato dalla responsabilità e dal progredire di una malattia renale ereditata dl padre. Dopo il trapianto Nicola è un uomo nuovo: si riavvicina alla madre che intanto ha aperto una pizzeria, trova un sostegno affettivo nella giovane Lorena che lavora nel locale della madre e cerca anche di ricucire i rapporti con Anna che, pur avendo un nuovo compagno, vuole che la figlia che hanno in comune conosca il proprio padre biologico.
Tutti i frammenti a poco a poco si incastrano tra di loro e un presunto caso di suicidio di qualche anno prima inizia per Nicola ad assumere un aspetto particolare, inquietante e ossessionante. Deve trovare il colpevole, deve sapere a tutti i costi cosa è successo, ovunque lo porti la sua ricerca.
Nicola è una figura tragica, un antieroe a tutti gli effetti, stretto tra una vita quotidiana che non lo soddisfa e una lontana possibilità di riscatto come figlio, padre e compagno. Se il trapianto sembra essere un punto di cesura e rappresentare un nuovo inizio, a poco a poco si rende invece conto che il passato lo incalza sempre di più fino a sovrapporsi al presente con una inaspettata forza distruttiva.
Attorno a lui gli altri personaggi hanno altrettanta forza, dal fratellastro Mauro che ne rappresenta il doppio narrativo, alla madre Agata, donna forte e decisa, alla dolce Lorena o ad Anna delicata e sensibile. E poi Elena e Chiara, rappresentanti di un altro mondo, un’altra società che Nicola vede e frequenta con distacco.
Francesca Violi regala un libro complesso, che va al di là della pura trama del giallo, da leggere con attenzione.

 

Cristina Bruno

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