Terminus Nord. Le nuove inchieste di Nestor Burma
Una storia che intriga, una scrittura piacevole e che riesce a condurre il lettore dalla prima all’ultima pagina, ma una resurrezione riuscita a metà . Il Burma 2.0, come già lo si definisce, di Jerome Leroy in Terminus Nord (ed Fazi, pp.182) è un investigatore privato sulla quartina che non sopporta i social network e che ha un suo personale senso della giustizia. In gioventù è stato un anarchico e spesso ripensa a quei e alle lotte tra il suo gruppo di redskin e quelli dei fascisti per le strade di Parigi.
La sua Agenzia la Fiatlux.com si trova in rue des Petits-Champs e l’anima del posto è Kardiatou Châtelain, la segretaria mozzafiato ma anche dalla mente brillante di Burma.
Un omaggio quello di Leroy, autore di noir -ma anche poeta e sceneggiatore cinematografico – al famoso investigatore di Léo Malet e al suo genio che è solo la prima tappa di un progetto più ampio della Fazi editore. L’autore non ha assolutamente, ed è stata la scelta più saggia, cercato di riprendere le fila del discorso interrotto da Malet e neanche di scrivere come il papà del vero Burma. Ha creato una sua versione dell’investigatore anarchico e l’ha proiettata in una Parigi ferita dal terrorismo e sotto la minaccia populista, qualcosa con cui i lettori si possono identificare e che possono quasi vedere svolgersi nella quotidianità .
Il caso che dovrà affrontare l’investigatore di Leroy è molto complesso e porterà Burma a doversi fidare di uno sbirro, Faroux. Il cognome è lo stesso, ma in questo romanzo Florimond Faroux il poliziotto della giudiziaria amico/nemico del Burma di Malet non appare. C’è invece, come i tempi richiedono, la commissaria Stéphanie Faroux, la prima poliziotta di Francia, sarà lei a coinvolgerlo in uno di quei casi rognosi ma a cui Burma non riesce a dire di no. La sua lotta anarchica in fondo lo spinge ancora a voler migliorare la società in cui vive. Cosa sta accadendo nel X arrondissement nei pressi della Gare du Nord?
Se leggerete il romanzo attendendovi di ritrovare la fluidità , ma anche la promiscuità di Malet potreste rimanere delusi. Sono spariti alcuni tratti del Burma originale, anche la pipa a testa di toro è stata sostituita da sigarette Jps. Terminus Nord è qualcosa a sé che vuole rendere omaggio sia all’investigatore di rue des Petits-Champs che al suo inventore, uno degli autori più brillanti (ma anche sottovalutati) di giallo e noir.
Jerome Leroy – Terminus Nord
Eleonora Aragona