Dalle 21 alle 6, nove ore notturne vengono scandite da racconti di altrettanti autori nell’antologia “Nel cuore della notte” di Del Vecchio Editore, ideata da Katharina Schmidt. Tutti da leggere con il fiato sospeso: c’è un po’ di noir, ci sono persone e amori che muoiono, ci sono passioni e ironia, c’è realtà e sogno. Stili diversi, unico denominatore comune la notte. Ideali da leggere uno per sera, da centellinare per meglio godere la diversità di stile.
Si inizia dalle 21 alle 22 con “L’ora più crudele” di Nicola Verde, con la carnalità di Alina che Fosco ama “da morire”, si continua con la conversazione tra le ultime ore di vita del signor Alessandro Biancamano in “22” di Gianmaria Testa, l’anniversario di nozze di Ottavio e Mariana tra realtà e finzione in “Quel che resta” di Bruno Morchio, il racconto in versi e strofe “La chanson de Geneviève” di Grazia Verasani, il dialogo tra l’autore e i personaggi della letteratura classica “Do be do be doo” di Andrea Ballarini, l’ultima notte di una donna in una camera d’albergo raccontate dal vicino di stanza in “Nella mente della notte quando il cuore batte adagio” di Lidia Ravera, le sorprese al computer di una coppia annoiata di in “Se fossi Batman” di Gianluca Morozzi, il tempo che scorre all’indietro nell’ora in cui Carla che esce di notte con il cane ritrova tra i barboni Tonia, la vecchia domestica in “L’ora dell’insonnia” di Sandra Petrignani, fino ad arrivare all’alba con la storia d’amore vissuta tra Bologna e Parma da una giovane studentessa con un pittore maturo ne “Il pittore” di Caterina Bonvicini. E’ insolito che a curare un’antologia non sia uno degli autori ma la loro traduttrice in Germania, ma chi traduce è forse chi meglio conosce e apprezza le qualità stilistiche degli autori, tutti bravi e collaudati, anche se non per tutti è usuale confrontarsi con la brevità del racconto.
Lettura consigliatissima.
