Tornano Mac, Ruperto e Arrigo, Mac i tre protagonisti del divertente e ironico noir, gli indimenticabili ladri che Marco Ori ci aveva presentato in Adriatica Crime. Insomma se si guarda bene mi pare che ladri sia gran dire. E dunque torna il trio di apprendisti ladri sbrindellati sempre assatanati e al verde. Ladri che, come al solito, anche stavolta si ritrovano volenti o nolenti con l’acqua alla gola e con urgente bisogno di denaro.
Arrigo perché, a trentatré anni suonati, dopo essersi fatto licenziare da netturbino ed essere tornato dai genitori a farsi mantenere, si è fatto pescare a letto con una bellona dalla madre che a quel punto ,stufa del figliolo buono a nulla e cialtrone che non ha nessuna intenzione di cercarsi un lavoro, l’ha messo alla porta in mutande. E ora non gli è rimasto per tirare avanti che fare da autista al vecchio parroco della cittadina. Mac perché, anche se vivacchia e se fosse per lui passerebbe bene le sue giornate davanti alla televisione crogiolandosi nella solitudine e accudendo la vecchia zia malata di Alzheimer, ora che ho trovato la soluzione per non farsi mordere e stipendia un barbone per la sua toilette quotidiana. Ma invece deve darsi una mossa perché è scocciato e messo sotto pressione da Flora, la sua ragazza, che mira solo a farsi una famiglia e avere dei bambini. Il terzo poi, Ruperto il trionfo del irrazionalità e irresponsabilità tanta da vivere in una lurida roulotte, come suo solito è riuscito a cacciarsi nei guai perché fatto e ubriaco, ha fregato una Lamborghini per poi vincere e perdere ogni possibile centesimo a un tavolo da gioco contro un boss mafioso che minaccia di farlo fuori se non incassa la sua vincita. E quindi di necessità virtù bisogna arrampicarsi sugli specchi e inventarsi qualcosa. Insomma, trovare una scappatoia a ogni costo. Ragion per cui in caccia di soldi facili il terzetto si ritrova quasi per miracolo in chiesa con la stessa astrusa idea: rapinare le ricche offerte fatte dai fedeli al vecchio don Guido, il pio parroco di Adriatica, la città sulla costa romagnola in cui vivono. Ma il diavolo ci mette lo zampino perché alla loro vista, (con Arrigo addirittura mascherato da Lucifero) Don Guido crolla a terra fulminato da un infarto e, subito dopo, il fattorino di Mondo Pizza comincia a suonare come un disperato alla porta della canonica… e ora, cosa succederà? Riusciranno i nostri eroi a completare l’impresa e farcela e ad arrivare fino in fondo? Mah? Non resta che improvvisare ma come? Di tutto e di più fino a inventarsi un inseguimento a cent’ottanta all’ora a bordo di una Rolls Royce Silver Cloud, con fastosa e liberatoria pioggia di milioni tra la folla. E da quel momento massima confusione e stravolgimento generale…. Grottesca e farsesca tragicommedia che mette i tre pazzi personaggi di Ori a confronto con uno pseudo sequestro di ostaggi corredato da furto miracoloso e con la polizia tesa nell’inseguimento e la prigione in attesa dietro l’angolo. A questo punto beh l’aiuto per uscirne puliti deve per forza piovere dall’alto dei cieli… Insomma ci voglioni dei Santi in Paradiso, ma anche una grande…. Diciamo una “genialata” al femminile e la fortuna con la c.
Farsesca e grottesca commedia che mette in scena colpi di scena a pioggia, follia a gogò sparsa in dialoghi surreali, ambientazione azzeccata per personaggi stravaganti, pieni di difetti e assolutamente sopra le righe, per un romanzo esilarante e particolate. Uno strampalato, goliardico e intrigante gioco noir dove a conti fatti forse nessuno può o vuole vincere davvero.
Cattolica crime – Marco Ori
Patrizia Debicke