Di luci , ombre e presenze oscure- Intervista a Wulf Dorn


41cetH+c24LDopo una lunga attesa è finalmente tornato Wulf Dorn con il suo nuovo attesissimo thriller Presenza oscura, da pochi giorni in libreria per Corbaccio.
Ciao Wulf, abbiamo dovuto aspettare due anni per rileggerti, perché ti ci è voluto così tanto tempo? Dovresti pensare un po’ di più ai tuoi lettori…

Ciao Cristina, è un piacere ritrovarti! Beh, hai presente il vecchio detto che dice le cose buone hanno bisogno del loro tempo per essere finite? Ecco, io spero vivamente che i miei lettori scoprano che   »Presenza Oscura« è valsa l’attesa

Perché hai scelto di scrivere un libro che parla della morte e delle esperienze di pre-morte?
Nel thriller e nella letteratura gialla in generale, il morire e la morte sono sempre temi importanti. Quindi mi sono chiesto: perché non fare un ulteriore passo avanti e provare a esplorare cosa significa realmente la morte? E c’era anche un aspetto personale, poiché ho sperimentato personalmente quanto viviamo vicini alla morte. Non molto tempo fa un dottore mi ha salvato la vita quando ho avuto una trombosi a un’arteria dopo un intervento chirurgico al menisco. Ci sono andato davvero molto molto vicino e per la prima volta ho realmente percepito la mia mortalità.

Qual è la tua idea al riguardo? Parlare con persone che hanno avuto questo tipo di esperienza ti ha fatto cambiare opinione in qualche modo?
È stato assolutamente affascinante parlare con persone che sono state rianimate e hanno fatto quelle cosiddette “esperienze pre-morte”. Ho intervistato cinque persone che non si conoscevano. Venivano tutti da diversi background e da diverse culture. Alcuni erano religiosi, altri no. Ma tutti hanno fatto la stessa esperienza:  un tunnel buio con una luce intensa alla fine. Ho anche parlato con scienziati e medici per conoscere le loro teorie e i loro pensieri a riguardo. Lo sapevi che esiste una scienza sulla morte? Sappiamo già molto su ciò che accade al nostro corpo e al cervello quando moriamo. E c’è anche una spiegazione scientifica per quel fenomeno del tunnel. Ma quelle persone rianimate con cui stavo parlando erano assolutamente convinte che ci fosse qualcos’altro … Qualcosa che sentivano oltre quella strana luce brillante. Beh, ad essere sincero, non sono religioso e non credo davvero in un aldilà. Ma penso che sarebbe bello se qualcosa di noi rimanesse dopo la morte del nostro corpo. E chissà, forse un giorno ci incontreremo tutti da qualche parte in quella luce, magari a una grande festa dove tutti ci divertiremo per l’eternità 😉

Perché hai scelto un adolescente come personaggio principale? Sarebbe stato diverso se avessi scelto un personaggio di mezza età?
Certo, una storia diventa molto più intensa quando scegli un protagonista che in realtà non sembra adatto. Da adolescente non pensi davvero alla morte. Pensi alla vita e tutto ciò che ha in serbo per te. Se avessi scelto qualcuno della mia età o anche più vecchio, la storia avrebbe potuto prendere una direzione completamente diversa. Ma quando un adolescente si trova di fronte alla morte, è molto più drammatico. E i pensieri di un ragazzino sulla morte sono sicuramente diversi da quelli di qualcun altro con alle spalle una vita più lunga. Per questo è pensato che il punto di vista di Nikka sarebbe stato molto interessante.

DSC_5160Bambini e adolescenti svolgono sempre un ruolo importante nei tuoi libri, perché sei così interessato a ritrarre le loro vite, le loro difficoltà, la loro forza e fragilità?
In effetti adoro lavorare con giovani protagonisti. Hanno un approccio più genuino alle sfide della vita. Soprattutto quando fanno esperienze per la prima volta. I giovani mettono in discussione le cose, vogliono guardare dietro le quinte. Da adulti tendiamo a perdere questa curiosità e a volte tendiamo a dare troppe cose per scontate. Quindi mi piace avere bambini e adolescenti nelle mie storie – forse per ricordare a me stesso che una volta ero una giovane mente piena di domande. Purtroppo non possiamo impedire al nostro corpo di invecchiare (almeno non ancora), ma sta a noi mantenere il nostro modo di pensare fresco, giovane e sveglio.

Nel titolo tedesco appare il numero 21: 21 sono i minuti della morte di Nikka e 21 grammi è il presunto peso delle nostre anime. Non è una coincidenza, vero?
Sei una buona osservatrice. Questo è esattamente il significato di 21. Adoro giocare con i numeri in tutti i miei libri e ci sono alcuni numeri che ritornano in ciascuna delle mie storie. 19, per esempio. Questo è un numero con cui ho un rapporto abbastanza speciale, perché fino ad ora tutte le cose importanti della mia vita sono successe il 19. Strano, ma vero.

Ho qualche domande su alcune delle cose che hai scritto:
Sei mai stato nel posto sbagliato nel momento sbagliato?
Oh sì, non solo una volta…

Pensi davvero che al giorno d’oggi la mentalità sia più ristretta che in passato?
Questa è almeno l’impressione di Nikka nella storia. Concordo con lei nel dire che questo mondo è sempre più complesso. Stiamo affogando in un fiume di informazioni che ci arriva ventiquattro ore al giorno, grazie a Internet e a tutti i media. Oggi sappiamo molto di più su ciò che accade nel mondo rispetto alle persone che hanno vissuto venti o trenta anni fa. Ecco perché molti di noi ora cercano sicurezza e rifugio nella nostalgia e nelle antiche tradizioni. Si sentono semplicemente sommersi da tutte quelle notizie e dai cambiamenti. Non fraintendetemi, la nostalgia e le tradizioni non sono sbagliate in se stesse, ma dobbiamo anche accettare che questo mondo è sempre stato in un processo continuo di cambiamenti, buoni e cattivi, e dovremmo affrontarli per trarne il meglio . Sarebbe sbagliato ignorare tutto ciò che sta accadendo intorno a noi e ascoltare semplicemente coloro che offrono risposte semplici a domande complesse. Sarebbe pericoloso, perché nulla è veramente semplice e la vita in sé significa un cambiamento permanente – non importa se ci piace o no.

Nel libro citi “Stranger things”: Che ne pensi delle serie tv? Ti piacciono? E quali?
Mi è piaciuto molto Stranger things ( sicuramente perché sono un ragazzino degli anni ’80) e non vedo l’ora che inizi la prossima stagione.
Mi è piaciuta molto anche X files, Twin Peaks ( ok, lo so, sono vecchio) e altri show come Breaking bad, »The Walking Dead«, »Lie to Me«e »NOS4A2
Di redente ho iniziato a seguire Zone Blanche una serie franco-belga. I dialoghi e i personaggi sono bellissimi e ha un sottile humor nero che mi piace molto.

Pensi che anche le serie TV possano influenzare la scrittura crime?
In tempi di Netflix, Amazon, Hulu, Youtube ecc c’è molta concorrenza alla lettura classica. Pertanto penso che ora sia diventato ancora più importante per gli autori offrire ai loro lettori storie che creino un “cinema in testa”. Secondo me, uno scrittore ha fatto un ottimo lavoro quando i lettori ricordano un libro come se avessero visto un film – o come se avessero vissuto personalmente parti della storia

»The Ring« è il film più terrorizzante di sempre?
Beh, almeno per Nikka lo è. Anch’io penso che sia un film davvero spaventoso, in particolare la sequenza video, che ha un tocco mistico simile a David Lynch. Tuttavia, i miei film horror preferiti sono “The Haunting” (un film in bianco e nero degli anni ’60 basato sul meraviglioso romanzo di Shirley Jackson) e “The Thing” di John Carpenter, che mi spaventò a morte quando avevo quattordici anni. Ma per il mio romanzo ho pensato che Nikka sarebbe stata fantastica vestita come Samara di “The Ring”.

I social media sono l’esaltazione della Schadenfreude? E qual è il ruolo del giornalismo ?
Ad essere sincero, ho una relazione complicata con i social media. Mi piace usarli per entrare in contatto con i miei lettori ed è affascinante chattare con persone provenienti da ogni parte del mondo, persone che forse in altro modo non avrei mai incontrato . Tuttavia, c’è anche una parte pericolosa: pensiamo ai i pettegolezzi e alle informazioni false che circolano su alcuni siti.Basti pensare a tutte le cosiddette bufale o quanto sia facile creare una tempesta di merda contro qualcuno. È spaventoso vedere che si può rovinare la vita di qualcuno con un solo post che diventa virale. Viviamo in un’epoca di fake news e non tutti cerchiamo di capire quale parte di un’informazione è vera e quale no. Per alcuni sembra essere più facile semplicemente credere in ciò che gli altri scrivono o dicono. Ecco perché sono scettico in termini di social media. Tuttavia, ciò non dovrebbe offendere quei giornalisti e blogger che fanno del loro meglio per fornire ai propri follower informazioni serie e ben studiate. Per fortuna ci sono molti che fanno un ottimo lavoro!

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Ci sono molte canzoni menzionate nel libro e la maggior parte risale agli anni ’80: Nena, Dead or Alive (questo gruppo è particolarmente adatto alla storia …): una storia attuale con una vecchia (ma adorabile) colonna sonora…
Tutti i miei libri hanno le loro colonne sonore. A volte i lettori mi chiedono persino la playlist del libro. È davvero fantastico! Sto pensando di metterle sul mio nuovo sito Web, una volta che sarà finalmente finito. E sì, questa volta ci sono citati  molti titoli vecchi . Non so davvero dirti perché,è capitato così e basta. “Dead or Alive” (che in realtà non era tra i miei preferiti – così come Nena) sembrava essere una corrispondenza perfetta per la storia, a causa del nome della band. E la citazione di Depeche Mode all’inizio non è fatta solo perché si adattava alla storia, ma era perfetta anche perché una volta anche Dave Gahan dovette essere rianimato. Per quanto riportò la stampa, rimase  morto per due minuti dopo aver assunto un’overdose di droga.

Nel libro Nikka ha la lista dei 100 romanzi da leggere nella vita: tu quanti ne hai già letti?
Non tutti, ma sto facendo del mio meglio per farlo prima di dover lasciare questo mondo, un giorno. Attualmente sto rileggendo “Rebecca” di Daphne Du Maurier, che è sia un classico che un sottile thriller psicologico. Adoro questa scrittrice, ha un linguaggio così intramontabile e avvincente.

Sascha dice: la vita è troppo seria per prenderla sul serio. Condividi il suo punto di vista?
Assolutamente. Gli scienziati hanno scoperto che un buon senso dell’umorismo può prolungare la vita. Sul serio 🙂

Ora una curiosità: il frullato di cui accenni nel libro,  con insalata di banana, soda e rucola … Che sapore ha?
Provalo. È davvero gustoso e contiene molte vitamine e carboidrati buoni per iniziare la giornata con energia. Adoro i frullati ma, a parte quello di Nikka, preferisco quelli con lime, arance e molto zenzero.

La mente umana è il luogo più emozionante e pericoloso da esplorare?
Penso di sì. Ci sono così tante cose che possiamo scoprire lì, specialmente quando ci occupiamo delle cose nascoste che si celano negli angoli bui.

Un recente articolo di un quotidiano italiano ha osservato che quasi tutti i migliori scrittori sono gattari e io so che tu lo sei. C’è un gatto anche in questo libro e sono sicura che sai che per l’antico Egitto i gatti erano i guardiani del regno dei morti e il loro compito era impedire alle anime di tornare …
Wow !!! Lo sapevi davvero? Quindi sei una di quelli informatissimi  per cui ho scritto quella scena speciale, in cui il gatto soffia perché … oops, non voglio rivelare troppo a coloro che vogliono leggerlo. 😉

Solita ultima domanda: progetti futuri?
Quest’anno ho iniziato a lavorare su un progetto molto speciale. È ancora molto segreto, dato che sono superstizioso quando si tratta di parlare di cose che non sono ancora finite. Ma penso che i miei fedeli lettori saranno felici di sapere che attualmente sto trascorrendo molto tempo con Mark Behrendt a Fahlenberg 😉

Grazie Wulf per la simpatia e la disponibilità.
Grazie mille per l’intervista e tutte le tue domande interessanti, Cristina. È sempre un piacere chattare con te!

Qui la nostra recensione a Presenza oscura

Cristina Aicardi

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