Final witness – Wang Hongjia



Wang Hongjia
Final witness
Mondadori
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Final Witness di Wang Honjia è la  straordinaria epopea romanzata con toni  squisitamente gialli di gran parte della vita di  Ci Song, giudice ma anche precursore della Medicina Legale nella Cina imperiale del 1200. Un’avventurosa storia  scritta  da un autore cinese molto noto in patria. Una straordinaria ambientazione ricca di fatti quotidiani, usanze, abitudini e millenarie e rituali  tradizioni inquadrata  con raffinata  bravura  nella millenaria cultura  del suo popolo.
Wang Honjia, tradotto in italiano da Davide De Boni e Giulia Maria Campani, ci presenta fin dalle  prime pagine il protagonista, Ci Song, nato  in una famiglia di burocrati, il padre era uno stimato giudice delle prefettura di Guangzhou,  a Jianyang nella Cina del Tredicesimo secolo. Un’epoca turbolenta e di grandi cambiamenti socio-ambientali  e in cui tutte  le dinastie al potere schieravano  gli eserciti per fronteggiare l’invasione mongola che minacciava  di annientarle e le regioni, lontane dal pugno di ferro centrale, rischiavano di cadere preda dell’anarchia. Nel 1217 quando Song Ci, completati i suoi studi sarebbe stato pronto ad assumere un’importante carica da alto funzionario dopo aver superato gli esami imperiali, dovette invece tornare a Jianyang nella  casa  dei genitori, prima per la lunga malattia del padre.  durante la quale divenne l’allievo dal dottor Haiting che lo curava   e in seguito quando, nonostante un temporaneo miglioramento,  suo padre morì,  per  l’obbligatorio successivo periodo di lutto di un anno che impiegò dedicandosi agli studi dell’arte medica.  Ma il lungo soggiorno nella casa paterna lo renderà  diretto testimone degli abusi subiti da una giovane domestica vittima innocente della sfrenata cupidigia e  protervia  di un potente locale  e dei ripetuti delitti locali  collegati a quella morte , una serie di episodi di inarrestabile e brutale violenza. Ma gli  omicidi, le prepotenze e le efferatezze perpetrate  attorno a lui,  gli diranno che  c’è un disperato bisogno di giustizia a cui le autorità non sanno rispondere e indurranno   la gente del posto a impetrare l’aiuto di Song Ci.  Una preghiera più che una richiesta che provocherà in lui un’inarrestabile spinta a raccogliere l’eredità paterna e impegnarsi nei ranghi della  magistratura. Sono troppe le vittime di prevaricazioni sono impossibilitate a difendersi . Tra la gente comune c’è un disperato bisogno di aiuto e di giustizia  a cui troppo spesso le autorità non sanno,  non possono o non vogliono  rispondere, paralizzate dalla burocrazia e continuamente minate dalla corruzione. E una autentica giustizia potrà scaturire solo dal distacco e l’assoluta imparzialità  di un giudice coniugata a  un soggettivo e obiettivo  studio  dei fatti.
Sarà  dunque così che Song Ci, dopo essersi forzosamente assunto il compito di indagare e poi risolvere  il suo primo caso,  intraprenderà  il suo cammino di detective ante litteram. All’inizio dovrà ovviare alla mancanza di perfetta conoscenza della legge  e,  costretto ad  affrontare tutta una  serie di “casi” a cui venire a capo , commetterà per forza alcuni errori. Errori ai quali con l’esperienza riuscirà a porre riparo, sviluppando man mano maggiori conoscenze e migliorando sempre di più  la capacità di analisi sulla  scena del crimine, effettuerà autopsie,  sbroglierà  omicidi e si confronterà vittoriosamente con soprusi ed errori giudiziari. Con una  società cinese molto strutturata, occorreva però sempre adeguarsi  rispettando i protocolli, fatto  che regalava  al  processo di indagine e risoluzione dei crimini tempi molto lunghi. Ciò nondimeno Song Ci, unendo alle nozioni apprese dai libri l’osservazione diretta delle tracce e degli indizi e circondandosi sempre di gente fidata perfezionerà  per strada  un metodo investigativo  duttile e snello che gli assicurerà  un ruolo pionieristico come analista della scena del crimine e a conti fatti  nella storia del suo paese. Un tale ruolo  che, unito alla sua reputazione di irreprensibile burocrate, gli permetterà di  raggiungere   a 53 anni  la carica di  commissario giudiziario e di mettere  per scritto tutti i passi  della sua metodologia. Figura risoluta, costantemente impegnata nelle diverse sedi  delle regioni interne e più disagiate dello stato, dopo essere stato nominato dall’imperatore Erudito  della Sala Zizheng, gli verrà affidata dall’imperatore la carica di Ispettore generale delle carceri  e sarà  ricordato nei tempi a venire come un importante  modello di onestà.
Un bel giallo che narra di una piccola storia inserita  con la giusta suspence dall’autore  nella  grande storia.  Un romanzo  che descrive anche un particolare modello d’indagine corredato da un’affascinante visione della medicina legale, della cultura cinese e dei legami che si riscontrano con i metodi moderni della scienza forense. Ma basteranno le  doti investigative di Song Ci a salvare quel mondo che pare ormai  condannato allo sfascio? Ci sarà posto  per la sua giustizia in un impero  corrotto e in preda alla decadenza?
Song Ci è stato un medico, un  abile scienziato forense cinese e un alto funzionario pubblico Abbiamo testimonianza dei suoi servizi come giudice presso le alte corti cinesi durante molti successivi mandati. Sappiamo che durante il suo assegnamento a una corte criminale nella provincia dello Hunan, Song Ci, esaminava  personalmente ogni  scena di un crimine nell’eventualità di dubbi o difficoltà in casi di omicidio o altro. Ma Ci Song, realmente vissuto e attivo durante la Dinastia Song Meridionale, del Sud, è  noto soprattutto  per aver redatto  nel 1247 un testo  intitolato L’eradicazione dei mali – Casi di ingiustizia rettificata (Xi Yuan Ji Lu) con lo scopo  di evitare ai seguaci errate esecuzioni della giustizia. Poi dato alla stampa e fatto distribuire dall’imperatore presso tutte le corti penali dello stato. Un testo  molto dettagliato e  qualcosa di assolutamente pionieristico per l’epoca, perché fu un’opera considerata in seguito il primo trattato sistematico di medicina legale al mondo e per il quale è spesso considerato il padre fondatore della scienza forense. La sua opera fu ben accolta da molte successive generazioni di scienziati forensi e in seguito anche tradotta in altre lingue. 

Un grande protagonista dei suoi tempi Ci Song, del quale, sebbene si avessero a disposizione molti dettagli biografici sulla vita grazie a scritti e particolari  riportati dagli storici locali durante il periodo imperiale, aveva suscitato per secoli  poco interesse tra gli esperti nel suo campo, benché il suo lavoro avesse influenzato le analisi di medicina legale  cinesi dei suoi successori. In tempi moderni tuttavia Ci Song, riconosciute le sue eccezionali capacità,  in virtù degli elogi  tributatigli  dai professionisti del suo campo,  è diventato  in Cina una figura fondamentale delle moderne scienze forensi e  la sua fama  si è espansa a livello mondiale. Il suo personaggio e la sua vita poi si sono dimostrate   così  intriganti  da venire  usate come trama per  romanzi storici e  di serial televisivi.

Wang Hongjia, nato in Cina nel 1953, è un autore e uno studioso della cultura di fama internazionale. A partire dal 1979 ha riportato con successo all’attenzione del pubblico la figura storica ormai dimenticata dell’investigatore Song Ci, oggetto di pubblicazioni, conferenze e produzioni televisive. Con i suoi libri ha vinto numerosi premi, tra cui il Chinese Book Prize. Il romanzo Final Witness, che racconta le imprese di Song Ci, è uscito nel 2019.

Patrizia Debicke

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