La più dolce…
Come ragioniamo davvero? In effetti la domanda è un po’ strana, verrebbe da rispondere che usiamo il cervello e valutiamo pro e contro. Vero, c’è anche chi proprio non ragiona, ma in tutta questa fredda razionalità, quanto contano le emozioni?
Molto, poco, niente. A seconda delle proprie convinzioni, è possibile dare un peso a questi fattori. C’è chi non agisce se non in base a determinati stati d’animo e chi, magari con qualche mania di controllo, tenta di escluderli da qualsiasi processo. Per esserne sempre travolto.
Comunque sia, è impossibile ignorare questi “moti dell’animo” perché talvolta sostituiscono del tutto le nostre facoltà. Ad esempio, lo sapevate che il testosterone aumenta e stimola l’aggressività, ma potrebbe anche essere l’elemento che ci fa evitare incidenti mortali. Oppure qualcuno vi ha spiegato che “l’innamoramento è la più dolce della psicosi”?
Gli esempi che vi ho citato, non sono tratti da un testo di psicologia, ma da Gelosia di Joe Nesbo. Il titolo parla chiaro, il nodo centrale di questa raccolta di racconti è il “mostro dagli occhi verdi” che non si limita a dileggiare, può anche arrivare a uccidere.
Due passeggeri a bordo di un aeroplano inseguiti dall’ombra di una strana organizzazione, un detective bloccato su di un’isola dal maltempo deve trovare il lato mancante di un triangolo amoroso, una donna che non sopporta gli arroganti e i prepotenti, uno scrittore alle prese con il proprio romanzo e la libertà di essere, un orecchino perduto e un taxi rovinano la vita di chi riesce a sopravvivere al precariato.
Non c’è bisogno di argomentare il valore letterario di Joe Nesbo anzi, questa raccolta lo conferma e, data la diversa dimensione dei racconti dai romanzi, ci presenta i suoi tratti distintivi concentrati in personaggi e protagonisti privati della propria umanità dal più tossica delle emozioni: l’invidia.
