Halloween II

Regia: Rob Zombie
Sceneggiatura: Rob Zombie
Musica: Tyler Bates
Montaggio: Glenn Garland , Joel T. Pashby
Produzione: Dimension Films, Spectacle Entertainment Group, Trancas International Films
Distribuzione: Mediafilm
Interpreti: Sheri Moon Zombie, Chase Wright Vanek, Scout Taylor-Compton, Brad Dourif, Caroline Williams, Malcolm McDowell
Voto: ***
Nell’epilogo che segue la fine del precedente film, Laurie, sporca di sangue e spaventata, vaga per le buie strade di Haddonfield, dove viene trovata dalla polizia e portata in ospedale dopo la notte di orrori a cui aveva assistito, e nella quale aveva perso (apparentemente) la vita lo spietato serial killer Michael Myers. L’azione prosegue l’anno successivo: Laurie vive adesso con Annie, la sua migliore amica, e con il padre di lei. Laurie è ancora torturata dai ricordi e pian piano i suoi incubi la stanno portando nell’angoscia più assoluta, mentre il dottor Loomis ha scritto un libro – diventato un best-seller – in cui vengono narrate le vicende del folle Michael Myers e di come è riuscito a scampare alla sua furia omicida e alla carneficina in cui hanno perso la vita parecchi ragazzi. Michael però non è morto e sta tornando verso Haddonfield per compiere la sua vendetta nei confronti della sorella.
Dopo aver realizzato “Halloween – Beginning”, riuscito remake del film-capolavoro di John Carpenter del 1978, il regista-cantante-factotum Rob Zombie viene incaricato – o meglio obbligato – dalla produzione (sempre Malek Akkad succeduto al padre Moustapha, detentore dei diritti da sempre), nonostante la sua contrarietà nel proseguire col progetto, di realizzare anche il seguito del vecchio film, Il signore della morte, con il quale però si lega solo nella parte iniziale dell’opera. Trovata non del tutto negativa questa, in quanto la pellicola offre diversi – e nuovi – spunti sui quali lavorare allo scopo di tentare di far luce sulla vita e relativi risvolti del personaggio di Myers. La suspance è crescente e l’inquietudine palpabile fin dal prologo, dove la storia segue le vicende della pellicola precedente, per poi venir meno quando Zombie ci mostra il processo di promozione del libro da parte del dottor Loomis: effettivamente le sequenze in oggetto – con il grande Malcolm McDowell nel ruolo che fu di Donald Pleasance – tendono a spezzare il ritmo incalzante che il regista aveva saputo creare fino a quel momento, ma comunque la pellicola si lascia seguire senza particolari tempi morti puntando tutto sulla violenza grafica dei delitti del serial killer e sul tentativo disperato da parte della protagonista di sfuggire a una fine che sembra annunciata. Tralasciando la quasi totale mancanza di approfondimento sulla psicologia dei personaggi (la figura di Laurie appare come un’invasata e il dottor Loomis come un freddo opportunista delle altrui disgrazie), Halloween II è un buon film, nella tradizione del tipico slasher movie, e contemporaneamente riesce a differenziarsi dalla pellicola che lo precedeva, la quale era meno violenta (per modo di dire) ma più incentrata sulle singole figure dei personaggi e sui loro trascorsi. Non sarebbe stato un azzardo proporre entrambi i film in un’unica soluzione (come aveva tentato Tarantino negli Usa con Grindhouse e Planet of terror), in modo da far apparire il primo una sorta di presentazione degli eventi e il secondo il passaggio all’azione vera e propria: in questa chiave, il nuovo dittico di Halloween si pone davvero come un punto di riferimento nell’horror moderno. Tra i protagonisti svettano Malcolm McDowell, bravo e credibile nel ruolo dell’opportunista dottor Loomis, e il gigante Tyler Mane nel ruolo dell’inossidabile killer Michael Myers, vera e propria ombra giunta dal nulla che spazza via qualsiasi ostacolo incontri sul suo cammino. Come dicevano le vecchie annunciatrici, consigliato ad un pubblico adulto.

luca servini

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