Chi avrebbe mai detto che la parte migliore della mia esistenza l’avrei vissuta da morto?
Così commenta il fantasma del cambusiere Julian Moore, che non vuole saperne di lasciare il cottage in Scozia dove aveva vissuto quando non era imbarcato sulle baleniere e dove è morto assassinato, senza ben sapere il perché. Un fantasma talmente arrabbiato che tutti scappano dalla casa da lui infestata. Tutti tranne Lady Margareth, giovane donna inglese, e suo fratello minore di dieci anni, il nano lo chiama Julian, e i due hanno parecchi motivi in più per temere certi uomini e donne in carne e ossa piuttosto che un fantasma scorbutico che muove tende, chiude finestre, sposta sedie, molla calcioni.
Maggie è tanto deliziosa quanto un disastro in cucina.
– La mia inquilina aveva preteso di bollire alcune verdure fino a ridurle una massa inconsistente e molliccia per poi ripassarle nel burro con le acciughe. Ci sono capitani di vascello che hanno fatto fare il giro di chiglia per molto meno. Non so se mi faceva più pena il fratello o un futuro marito. –
Ma lei è testarda e tra i tre comincerà un’originale convivenza, col fantasma del cambusiere che parla come parlano i marinai e diventerà ancora più stizzoso quando si accorgerà che lei può sentirlo senza che lui lo voglia e gli risponde perfino, come fa una donna con un uomo quando ha la ragione dalla sua. E il fantasma incassa.
– Rimasi a schiumare in silenzio tutta la mia rabbia. Lei si guardò attorno senza potermi vedere, ma sufficientemente soddisfatta d’avermi tenuto testa. Quindi, tutta composta e impettita, uscì dalla stanza a testa alta e con la finestra rigorosamente chiusa. Subito dopo però, divenni fluorescente per l’irritazione e pronto a lanciare il più terribile dei gridi di guerra. Li avevo appresi sull’isola di Pasqua dove, secoli addietro, si svolgeva la cerimonia dell’Uomo Uccello dedicata al dio Make Make; ero lì lì per lanciarne uno, quando il grido mi morì in gola trasformandosi in un tiepido rantolo da topolino: meglio non peggiorare la situazione.
Donne… sempre a rovinarti la vita. E pure la morte.-
Un romanzo con personaggi originali, dialoghi irresistibili, ricette da sogno, descrizioni di Paesi lontani e passaggi toccanti quando tra il cambusiere e Maggie comincerà un’amicizia che travalica tempo e spazio.
Condite il tutto con misteriosi omicidi su una nave e su una carrozza, tesori scomparsi, fiori dai semi velenosi e lo stesso assassino del cambusiere che minaccia anche la ragazza.
Spruzzato con humor a tinte gialle, immergetevi in questo libro e ben presto dimenticherete che i fantasmi non esistono, che non parlano e tanto meno si vedono. Eppure voi sarete lì, in quel cottage, con gli stessi personaggi. Specie quando la fanciulla, di temperamento assai determinato, si ostinerà a imparare a cucinare per mantenersi e, trovato il quaderno con le ricette esotiche del cambusiere, si darà un gran da fare. La buona volontà certo non le manca, ma le inquietudini che la travagliano sono talmente profonde, che in cucina combina sfaceli, suscitando come abbiamo visto le ire del cambusiere che certo non gliele manda a dire.
Maggie però chiederà a Julian di insegnarle a cucinare e tra loro nascerà un’amicizia vera e lui le donerà i segreti dell’arte in cucina.
– Dovete diventare come il mare, Margareth. Dovete mettere passione in quello che fate. Dimenticate i vostri tormenti e concentratevi su ciò che state facendo; che sia un dipinto, un piatto di cucina o un racconto… Da ogni cosa deve trapelare la vostra personalità e la vostra mano.
Dopo non poche peripezie, con Maggie che sfugge insidie e pericoli grazie al cambusiere e lui che pian piano ritrova la memoria di quando era in vita, dalla loro amicizia troveranno la via che conduce allo stadio successivo dell’esistenza, lei all’amore, lui alla luce. Entrambi alla verità.
Un romanzo con personaggi e dialoghi originali
Da tempo non mi divertivo così tanto con una storia capace di coinvolgermi e strapparmi più di un sorriso.
L’autrice, Fiammetta Rossi, ha scritto un romanzo delizioso e originale imperniato su una trama gialla di prim’ordine.