Il mistero delle dieci Torri Marcello Simoni



Marcello Simoni
Il mistero delle dieci Torri Marcello Simoni
Newton Compton
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Un raccolta di racconti e contemporaneamente un diario di vita, di crescita etico/sociale e di acquisita maturità, stimolata e  favorita dalla ricerca, dalla vivace volontà di Simoni di continuare a cercare, a  studiare e a scrivere con per fine  anche il proprio approfondimento della cultura letteraria.
È cosa nota ormai che lui  scriva, disegni e crei nuovi canovacci per le sue storie praticamente in ogni momento della giornata. Volendo tracciare il suo ritratto, descriverei Marcello Simoni come un bel ragazzo con  gli occhiali, statura media, occhi e capelli scuri leggermente arricciati, mite, gentile, e che si adatta a spiegare con pazienza, sempre beneducato e  che trasuda intelligente sapere. Felice nei rapporti familiari, lo penso circondato da affetti, pieno d’interessi, sempre in grado di rovesciare nelle tante pagine che scrive  una miriade di sensazioni, una vera sarabanda di avventure.  
I suoi personaggi, tanti e poliedrici,  ormai sembrano quasi in grado di svilupparsi con vita propria . Ma non è vero perche Marcello,  il colto vulcano che erutta senza posa nuove trame e idee,  è invece l’accorto burattinaio che li forgia, li addestra,  donando loro in modo equanime  bontà, furbizia, capacità di giustizia o  feroce crudeltà.
Nella sapiente introduzione della sua vivificante raccolta, comincia spiegandoci: “Immaginate un castello con dieci torri e all’interno di ogni torre un personaggio con una storia da raccontare”…
Si tratta dunque di una serie di  racconti scritti e magari anche pubblicati in tempi diversi su richiesta  di giornali o antologie, oggi scomparsi, introvabili su piazza, dimenticati?  Eh no! Troppo triste, bisognava intervenire per ripescarli dal cassetto o dal baule dove erano finiti, sceglierli, rileggerli e quando  necessario rivisitarli e infine, dando a ogni argomento il giusto ordine cronologico, servirsene a mo’ di capitoli per una nuova stuzzicante raccolta, a conti fatti esplicativa e  riassuntiva della sua evoluzione come scrittore. Uno scrittore che non si è mai tirato indietro, affrontando con il sorriso sulle labbra  la sfida di affinare lo  stile, l’immaginario, la sua concezione del passato , il suo modo di confrontarsi con il mare. Si potrebbe quasi sostenere che sia stata un’esperienza molto particolare, come guardarsi nello specchio e vedere la propria immagine filtrata dagli anni.
Riscopriamo dunque, affascinati dalla sua fantasia, in una Palermo che trabocca di suoni, odori e colori per il primo ciclo o Racconti di Sicilia cominciando da: Agalma che porta  alla ribellione del frate alchimista e Libro alla catena, con la funambolica conquista del fatale libro segreto contenuto in un cofanetto. Per ciclo Racconti di mare avremo in I pirati di Negroponte la sanguinosa caccia alla mappa spagnola del Nuovo Mondo; in Il viandante, prequel di  L’eredità dell’abate nero, assisteremo alla prima  comparsa in scena di Damiano de’Medici, gemello di Cosimo il Vecchio; in L’aquila del mare invece al rapido sbarco a Polignano da una nave corsara, di qualcuno rapito da bambino e costretto a cambiare bandiera; in Il monastero del mare, sequel di L’isola dei monaci senza nome, rincontreremo, all’isola d’Elba e a caccia di Sinan, il  comandante francese, alleato per forza ai pirati del feroce Barbarossa.
Arrivati al ciclo Racconti del mistero, troveremo il corpo del mago Licio Ganello, maestro di Luigi Pulci, pronto per la dissezione, sul tavolo anatomico di Leonardo da Vinci: seguito da Il banchetto degli scacchi in cui assisteremo  all’eccezionale e mortale rivincita  dello scalco nei confronti del duca di Ferrara: nel racconto successivo: Il ragno d’oro, leggeremo della  millenaria e favolosa saga di uno splendido scudo pelasgio e infine  nell’ultimo, La maledizione dello scarabeo, una specie di incubo in cui gli  spiriti condanneranno a morte tutti coloro che hanno violato un antico sepolcro.
Una fantastica e  rocambolesca raccolta  in cui Simoni e ha saputo mettere insieme storie di mare a cavallo tra il Quattro e il Cinquecento, concepite su ambientazioni che richiamano  i romanzi di Salgari, con protagonisti collegati in qualche  modo alle saghe di Sinan e Tigrinus.
A ben guardare un bel calderone che va a  ripescare persino il mystery e il racconto gotico e gioca con il surreale, generi questi da lui corteggiati durante  i suoi primi anni da scrittore, mentre si esercitava a far interagire queste forme narrative con le sue trame storiche, soprattutto le medievali.  E voglio sottolineare, arrivati alla fine, di Il mistero delle dieci torri, soprattutto i primi due racconti  dedicati a Ignazio da Toledo e al mitico astrologo federiciano,  Michele lo Scoto, che saranno senz’altro un regalo per i lettori più appassionati.

Marcello Simoni, ex archeologo, laureato in Lettere, svolge il lavoro di bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici, ha partecipato all’antologia 365 racconti horror per un anno, a cura di Franco Forte (2011). Con Il mercante di libri maledetti (Newton Compton 2011), il suo primo romanzo, ha vinto il Premio Bancarella. Nel 2012 sempre con Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell’alchimista, nel 2013 Il labirinto ai confini del mondo e L’isola dei monaci senza nome. Del 2014 è L’abbazia dei cento peccati.Nel 2016 esce per Einaudi Il marchio dell’inquisitore, e nel 2018 Il monastero delle ombre perdute.
Tra le sue più recenti pubblicazioni si ricordano: Il lupo nell’abbazia (Mondadori, 2019), La selva degli impiccati (Einaudi, 2020), Angeli e diavoli (Einaudi, 2021) e La profezia delle pagine perdute (Newton Compton, 2021).

Patrizia Debicke

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