Se siete appassionati di letture poliziesche e amate il noir, dalla vostra libreria non può certamente mancare La logica della lampara di Cristina Cassar Scalia; E’ un poliziesco che oserei definire “fresco” proprio per le dinamiche, i personaggi, e le situazioni che tendono a caratterizzarlo.
Una battuta di pesca notturna tra due amici, il dottor Manfredi Monterreale e il giornalista Sante Tammaro; tutto tranquillo, se non fosse che i due intravedono sulla costa la sagoma di un uomo che trascina faticosamente una valigia, abbandonandola sugli scogli; Dopo qualche ora, il Vicequestore Vanina Guarrasi riceve una chiamata anonima: una voce femminile la informa di aver assistito, quella stessa notte, all’uccisione di una ragazza in un villino sul mare! Da questi due fatti, i quali si scopriranno essere legati tra di loro, partirà un’indagine molto delicata tra personaggi scomodi della Catania bene e sarà fondamentale per la Guarrasi l’aiuto del Commissario Biagio Patanè, ormai pensionato, e con il quale fa coppia fissa!
L’ambientazione Sicula non è di quelle scontate, di conseguenza non aspettate di trovarci la classica storia Antimafia, costruita attorno ai soliti “personaggi” che ormai cronaca giudiziaria e malavita ci mostrano giornalmente. Certamente non mancano dei
brevi riferimenti, del tutto fantasiosi, che servono a collegare passato e presente del Vicequestore Vanina Guarrasi. Se siete siciliani e vi immergerete nella lettura, vi sembrerà di vivere in prima persona quei luoghi, e se non lo siete, beh, allora vi sembrerà di andarci quasi in vacanza. A dispetto di quanto abbia sentito vociferare in giro,ovvero di un Montalbano al femminile, oserei
più indicare un Ispettore Coliandro donna, ambientato al sud, certamente meno impacciato, e con un pizzico di quella cosìddetta Americanata, che dà dinamicità e serve a non annoiarsi. Il racconto dei rapporti interpersonali tra i vari protagonisti dà quel giusto tono caldo e coinvolgente che rende la lettura ancora più oinvolgente.
Non mancano i colpi di scena e certamente il lettore, anche il più allenato al classico “ah ma io l’avevo capito”, rimarrà nel dubbio fino alla fine. Unico piccolissima nota dolente è l’utilizzo di alcune vicende di carattere poliziesco e pseudo investigative le quali,
per il modo in cui vengono trattate, possono trovare un riscontro oserei dire bizzarro, soprattutto negli addetti ai lavori. In conclusione, La logica della lampara merita sicuramente e sono certo che se lo leggerete, non ve ne pentirete.
La logica della lampara
Giuseppe Amato
