La marcia di Radeschi



paolo roversi
La marcia di Radeschi
mursia
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Eccolo qui Paolo Roversi in edizione deluxe. Proprio come accade nel mondo della discografia, con gli album celebrativi del ventesimo o trentesimo anniversario che tornano fuori aggiornati con una messe di inediti, prove, live rari e outtake, il nuovo cantore della Milano nera esce con una raccolta che comprende il suo esordio (Blue Tango) più quattro racconti, pubblicati in origine sotto varia forma e oggi riproposti con un nuovo maquillage, come dice lo stesso autore, che ne rinfrescano il sapore. Ne La marcia di Radeschi ritroviamo tutti insieme i protagonisti più celebri dell’universo roversiano: il protagonista giornalista-hacker (Enrico Radeschi, appunto), Fuster (il suo assistente), Loris Sebastiani (il suo amico vicequestore, donnaiolo ed esperto di vini), Beppe Calzolari (il caporedattore di nera del Corriere della Sera) e l’ispettore Mascaranti. Senza dimenticare l’icona che lega le storie, la Vespa del 1974 di Radeschi, riverniciata gialla (con bomboletta), quel Giallone a cui manca nulla per diventare iconografia letteraria. E poi c’è Milano. Che non è soltanto un palcoscenico sopra il quale Roversi fa correre, rincorrere, scontrarsi e girare a vuoto i suoi personaggi. Ma batteria di vicende e intrecci che, per spirito, nervi e quotidianità spicciola (quella che poi decretò il vero successo di Scerbanenco e Olivieri), ci danno la fotografia di una comunità unica. Roversi racconta una Milano che in questi anni non ha smesso di trasformarsi e, come scrive lui stesso, anche “la metropolitana che faceva da sfondo a Blue Tango non è più la stessa. Anche i gialli a volte, diventano scrigni della memoria”. E nel bailamme metropolitano, spesso più vicino a un caravanserraglio, si stacca la vicenda che fa perno a Morte al Salone del Libro, dove il microcosmo che si crea durante la kermesse torinese è il cuore pulsante del racconto più divertente e delizioso (avete cinque secondi per individuare l’erotica scrittrice attrice di una fenomenale piece che farebbe impallidire il più ardito bunga-bunga). Roversi, i lettori di questo sito lo sanno bene, è uno scrittore che, con Milano Criminale (e i suoi probabili seguiti), ha intrapreso una strada che si discosta da quella camminata a fianco di Radeschi and his band. Ma ritrovarli raccolti in un unico volume e per più episodi ci restituisce quasi un piacere storico. E poi, evviva il collezionismo feticista, la copertina del libro non può mancare da una libreria animata dai noir ambientati a Milano dove gli oggetti parlano come e più degli umani protagonisti.

Presentazione ufficiale a Milano, martedì 21 febbraio alle 18.30. Libreria Mursia di via Galvani. Insieme all’autore interverrà Luca Crovi.

Corrado Ori Tanzi

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