Libri per ragazzi: Il ponte dei cani suicidi – Daniele Nicastro


Daniele Nicastro
Il ponte dei cani suicidi
Pelledoca

È un horror psicologico, che l’autore dice di aver scritto in un momento oscurato da sue paure, al tempo stesso è un romanzo d’indagine condotta da due adolescenti su fatti veri e altri incredibili e inspiegabili, che li coinvolgono a fondo fino a rischiare pericoli mortali reali e soprannaturali. Innanzitutto, però, ha un bel personaggio, come non sempre si vede in libri per ragazzi: Martino a oto anni è diventato sordo, ora ne ha tredici, legge perfettamente il labiale, lo aiutano microscopici auricolari, ma si sente, debole, ha paura di essere un fallito, perché fallato e iperprotetto dalla madre. Ha paura del buio che avverte attorno a sé, il silenzio non solo metaforico, soprattutto di non farcela nella vita.

Dell’odore delle sue paure si nutre una creatura mostruosa e infernale, affamata anche di sangue, di cui il ragazzo sente continuamente lo sguardo maligno addosso, un’ombra e un soffio dietro la schiena, un rumore raschiante di denti e artigli affilati: Sono. Venuto. A. Prenderti. La vicenda di Martino incrocia la strana realtà di cani che impazziscono e si suicidano gettandosi dal Ponte del Diavolo, antico manufatto romano, prima quelli “vaganti”, figli e nipoti di randagi abbandonati, poi anche quelli domestici, come il suo Rumo, che riesce a salvare a fatica con l’aiuto dell’amica Serena, fervente animalista. Incrocia pure la leggenda del Ponte del Diavolo, antico romano: la solita storia del Maligno che stringe un patto con i paesani in cambio della prima anima che sarebbe passata di lì, ma uno stregone suggerisce loro un cane e così il mostro viene beffato, ma s’incavola di brutto con cani e umani (molto più tardi arrivano i santi che cambiano la leggenda con croci e miracoli).

Martino e Serena devono sbrogliare una matassa molto intricata, tra il poliziesco e l’ultranormale, con forti tinte orrifiche, e un delicato problema psicologico che tocca tanti giovani: l’ansia da prestazione, la paura del fallimento. Deciderà un mortale corpo a corpo tra il ragazzo e il mostro infernale. L’autore in una nota assicura che un ponte dei cani suicidi esiste davvero in Scozia. Sarà vero? Un altro mistero.
Da 11 anni

Fernando Rotondo

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