Mucho Mojo Club



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Mucho Mojo Club
CasaSirio
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Pecore nere.
Se vedo una bancarella di libri usati, non riesco a resistere e finisce che mi metto a cercare tutti quei romanzi hard boiled pubblicati tra gli anni ’30 e ’40. Per chi fosse sbarcato ora sul Pianeta Terra, si tratta di libri scritti da scribacchini pagati un tanto al centesimo a parola che si davano parecchio da fare per sfornare storie scorrette con personaggi ambigui, senza preoccuparsi del palato fine di Edmund Wilson o delle sue reazioni indignate sulle pagine del New Yorker.
All’epoca erano autori adatti alle “pecore nere” del gregge dei lettori ma, con il lungo cammino che abbiamo percorso sulla via della perdizione, dopo tutti questi anni ci hanno lasciato in eredità delle paginette ricoperte da un polveroso strato di innocenza che ispirano più tenerezza che scalpore.
Oggi esiste ancora qualcuno in grado di scrivere degli hard boiled come si deve?
La risposta è sì e Casa Siro Editore ne propone una buona selezione con l’antologia Mucho Mojo Club. Si tratta di un’antologia nata dalla collaborazione tra la casa editrice e Mauro Falciani, titolare di una libreria che dallo spirito all’insegna rende omaggio a Joe R. Lansdale.
Sono undici proiettili puntati in faccia al lettore da altrettanti autori – alcuni mai pubblicati in Italia – che ci raccontano il lato più duro, folle e perverso del crimine.
Trame in cui tutto è possibile e niente è normale. Un amore che non può lasciare testimoni oculari (Emma Sue, Dave Zelterman), il fiato corto di un runner innamorato (Caccia Continua, Jeremy Robert Johnson), una ragazzina scomparsa che tiene occupati due investigatori (Jenny, James Oswald), la disponibilità non è una virtù ma un rischio (Favori, Joe Clifford), una città attraversata in compagnia di due occhi da gatta (Kitty, Gabino Iglesias), la folle evasione da una vita ai margini (La fuga di Billy Micklehurst, Tim Willocks), l’importanza di essere un ladro dai sani principi (Il borseggiatore, Christopher Cook), cosa fare quando un uragano bussa alla porta (La tempesta, Peter Blauner), il peso dei ricordi dell’infanzia (Lurleen, Les Edgerton), quanti e quali inganni si nascondono in un miracolo (Il sangue dell’angnello, John Connolly), cosa si vede nel buio (L’incertezza dell’oscurità, Greg F. Gifune).
Si leggono ad alta velocità, sono scritti con parole da sparo e non lasciano via di scampo.

Mirko Giacchetti

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