Nel bosco – Tana French



Tana French
Nel bosco
Einaudi
Compralo su Compralo su Amazon

Una trama da subito avvincente dove il fulcro anziché essere le tecniche di indagine sono le relazioni ed il loro dispiegarsi, portandoci ad assumere ora un vertice di osservazione, ora un altro, calando anche noi nel bosco, a cercare un sentiero che ci porti alla soluzione.
Due detective investigano su di un brutale omicidio: una bambina di dodici anni , Katy, appena selezionata per entrare alla Royal Ballet School ,è stata ritrovata morta in uno scavo archeologico, non distante dalla sua abitazione.
Le piste seguite mettono subito a nudo segreti nella comunità di Dublino, con la sua insistente pioggia che tamburella sui vetri: pioggia come una lama affilata che penetra nei ricordi più lontani dell’agente Robert Ryan che da ragazzo era stato ritrovato non molto lontano dal luogo dell’omicidio avvinto ad un albero, solo; dei suoi due piccoli amici non si ebbe mai alcuna notizia.
Pur essendo un thriller piuttosto corposo non si ritrova molto spazio dedicato alla dinamica delle indagini; sono invece molto scandagliati i rapporti umani tra gli stessi agenti ed i familiari della giovane vittima.
E proprio per questo alcuni personaggi sono davvero indimenticabili!
La lettura è decisamente agevole: le parole sono scelte con cura artigianale e la scena si mostra a noi in modo impeccabile.
Entrare “Nel bosco”equivale a cercare di farsi largo tra segreti, storie di ragazzi e storie di uomini con il rischio di inciampare nelle radici o di sbattere contro tronchi nodosi, i segreti che la storia mette a nudo.
In alcuni momenti la sensazione è di struggimento: la trama porta nei sentimenti, nelle relazioni, intrecciando vite che tornano in primo piano a distanza di anni. Un brutto viaggio nell’adolescenza, brutto perché spesso senza morale e perché fatto di bambini che non hanno potuto diventare adulti.
E’ una storia narrata in prima persona; non è solo l’indagine su di un omicidio è la narrazione di un intreccio di relazioni che hanno vita propria pur declinandosi con le stesse indagini.
Un po’ come se chi indaga volesse a volte staccarsene ma col desiderio intenso poi rientrare, mantenendo il bozzolo privato delle proprie paure e delle proprie aspettative.

Marinella Giuni

Potrebbero interessarti anche...